Malattia di Lyme: differenze tra le versioni
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== Sintomi e decorso ==
La Malattia di Lyme ha 3 fasi:
* precoce localizzata (non in tutti i pazienti. Taluni potrebbero non svilupparla e presentare direttamente i sintomi della successiva)
* precoce disseminata
* tardiva
Gli stadi precoce e tardivo sono solitamente separati da un intervallo asintomatico.
La fase precoce è caratterizzata dall'eritema migrante. compare nel 75% dei pazienti, iniziando come una macula o una papula rossa nel sito del morso, generalmente nella parte prossimale di un arto o sul tronco (specie a livello di coscia, gluteo o ascella), da 3 giorni dopoil morso della zecca fino a 6-7 mesi dopo. Poiché le ninfe delle zecche sono molto piccole, la maggior parte dei pazienti non si rende conto che è stata morsa.
L'area interessata si espande, spesso con una chiarificazione della porzione compresa tra il centro e la periferia così da assomigliare ad un occhio di bue. Può verificarsi un imbrunimento della porzione centrale dell'eritema, che può essere calda al tatto e indurita. Senza trattamento l'eritema in genere svanisce.
'''N.B.: Apparenti recidive delle lesioni sono causate da reinfezione, piuttosto che da reinfezione''', perché il genotipo identificato nella nuova lesione differisce da quello del microrganismo infettante originale.
La fase precoce disseminata è quella in cui il batterio si diffonde nell'organismo. I pazienti non trattati sviluppano lesioni della pelle anulari secondarie più piccole senza indurimento al centro. Alcuni pazienti sviluppano una sindrome muscolo-scheletrica, simil influenzale, caratterizzata da malessere, spossatezza, astenia, febbre, cefalea, rigidità nucale, mialgie ed artralgie diffuse.
La maggior parte dei sintomi è caratteristicamente intermittente, se non trattata.
Le lesioni cutanee possono ricomparire, anche in forma più lieve, spesso prima degli attacchi di artrite.
Alterazioni neurologiche si possono sviluppare nel 15% dei pazienti, e comprendono meningite linfocitaria o meningoencefalite, neurite dei nervi cranici (specie Paralisi di Bell) e radicoloneuropatie motorie o sensitive. Di solito durano per mesi e in genere si risolvono completamente.
Lesioni miocardiche si verificano in circa l'8% dei pazienti.
Nella Malattia di Lyme non trattata, la fase tardiva può iniziare da 6-9 mesi fino a 4 anni dall'esordio della malattia (definita dall'eventuale comparsa dell'eritema migrante).
L'artrite si sviluppa nel 60/70% dei pazienti. Per diversi anni ricorrono episodi di tumefazione '''tipicamente intermittente''' e dolore di alcune articolazioni, '''in modo particolare delle ginocchia.''' Le ginocchia sono più gonfie che dolenti, spesso calde ma raramente arrossate. Spesso si formano cisti di Baker che possono andare incontro a rottura.
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=== Elenco dei sintomi ===
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== Terapia ==
Se la malattia viene diagnosticata in tempo, la maggior parte dei pazienti può essere curata con successo con una terapia [[antibiotico|antibiotica]] mirata contro l'agente patogeno (generalmente Doxiciclina per os nella fase precoce e Ceftriaxone o Cefuroxima via e.v. nelle altre fasi). Il senso di spossatezza e i dolori possono continuare per diversi mesi dopo la cura, ma tendono a scomparire spontaneamente senza bisogno di prolungare la terapia. '''Secondo gli Istituti Sanitari Americani, la malattia non dà "effetto memoria", per cui è possibile contrarla più volte nella vita.'''
Recentemente l'istituto di [[medicina]] della [[Università Yale|Yale University]], negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], ha annunciato di aver messo a punto un [[vaccino]] sperimentale che potrebbe prevenire la malattia di Lyme. Questo vaccino "a duplice azione" stimola il sistema immunitario dell'uomo a produrre anticorpi che attaccano e uccidono i batteri della malattia e, nello stesso tempo, distrugge anche i batteri che vivono nelle zecche che pungono una persona vaccinata.
Secondo le indicazioni del [[Ministero della salute]] italiano<ref name="Circolare">[http://www.ministerosalute.it/imgs/C_17_normativa_82_allegato.pdf Circolare n. 10 del 13 luglio 2000 Malattie trasmesse da zecche: cenni di epidemiologia - misure di prevenzione], dal sito del [[Ministero della Salute]]</ref> è sconsigliata la somministrazione di antibiotici nel periodo precedente la comparsa di sintomi, in quanto questa potrebbe mascherare il loro eventuale manifestarsi rendendo più complicata la diagnosi. Se la persona morsa sta già effettuando (o deve effettuare per altri motivi durante il periodo di osservazione) una terapia a base di antibiotici, viene consigliato di impiegare farmaci che siano efficaci anche contro le [[rickettsiosi]] (un'altra malattia che può essere provocata dal morso delle zecche) e le borreliosi (tra cui [[doxiciclina]], [[amoxicillina]] o [[cefuroxime]]) per un periodo non inferiore alle tre settimane.
Secondo le stesse indicazioni del Ministero della salute italiano, per un sollievo sintomatico, possono essere utili i FANS, mentre è assolutamente sconsigliata la somministrazione di farmaci corticosteroidi perchè potrebbero indurre esacerbazione del processo infettivo alla base della Malattia di Lyme.
Secondo le indicazione degli Istituti Sanitari Nazionali americani, in caso di compresenza di Malattia di Lyme e altre coinfezioni da zecche e malattie autoimmuni, è necessario curare prima l'infezione o le coinfezioni e poi procedere alla cura delle malattie autoimmuni, onde evitare un molto probabile evento di sepsi fatale per il paziente. Inoltre la patologia autoimmune sottostante potrebbe spontaneamente regredire dopo trattamento antibiotico.
Generalmente la terapia antibiotica appropriata dà ottimi risultati qualunque sia la fase in cui viene iniziato il trattamento antibiotico. Ovviamente, come in qualsiasi malattia, più precoce è la diagnosi, più rapida sarà la ripresa.
Nella fase tardiva non trattata e trascurata per anni sarà necessario ripetere più cicli di terapia antibiotica per via e.v.
Esiti marcatamente invalidanti si possono riscontrare in caso di misunderstanding della malattia con altre malattie autoimmuni che hanno comportato somministrazione di immunosoppressori. In tali casi la malattia diviene irrimediabilmente cronica e con effetti devastanti.
== Prevenzione ==
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