Regno di Sardegna (1720-1861): differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Ortografia |
Nessun oggetto della modifica |
||
Riga 48:
}}
Il '''Regno di Sardegna''' – dopo la [[Guerra di successione spagnola]] – in forza
Tuttavia, soltanto la [[fusione perfetta del 1847]], ratificata da [[Carlo Alberto di Savoia]], diede vita ad uno stato unitario; esso comprendeva tutti i precedenti stati sabaudi e gli venne mantenuta la denominazione di Regno di Sardegna ma subendo una totale trasformazione del suo ordinamento giuridico, con una carta costituzionale, lo [[Statuto Albertino]],"Statuto del Regno Sardo o Statuto Fondamentale della Monarchia di Savoia del 4 marzo 1848 (noto come Statuto Albertino)", una nuova organizzazione amministrativa e doganale, un unico parlamento e una nuova [[capitale (città)|capitale]], [[Torino]], da secoli residenza della dinastia, {{Senza fonte|mantenendo però taluni specificità della Sardegna, come il sistema feudale, che verrà formalmente abrogato dal Regio Primo Ministro Camillo Benso conte di Cavour nel 1859 mediante un ordinario Regio decreto, con la quale vennero espropriate (in completo accordo con la forte impronta anticlericale che aveva assunto lo Stato sabaudo) le rendite dei vescovi assenti (successivamente tale provvedimento sarà richiamato anche dal Regio commissario per le province unite del centro Italia) e vennero abrogati i diritti potestativi riconosciuti al proprietario dei fondi.}} Divenne uno [[Stato]] sul modello centralista francese, in cui il sovrano regnava non sulla sola [[Sardegna]], ma sull'intero Stato, col titolo di Re, e allo stesso tempo possedeva ancora il titolo di [[Principe di Piemonte]], duca di Genova e duca di Savoia, che formalizzavano il potere sugli Stati di terraferma. In questa fase della sua storia fu conosciuto anche come ''Regno sabaudo'' e venne ufficialmente citato sia in ambito interno che internazionale come ''Sardegna'' e in maniera ufficiosa come ''Piemonte-Sardegna'' o ''Piemonte'', essendo tale regione la più prospera e popolata. Con l'[[Risorgimento|unificazione italiana]] e l'annessione degli [[Antichi Stati italiani|stati preunitari]], l'ultimo Re di Sardegna, [[Vittorio Emanuele II di Savoia|Vittorio Emanuele II]], assunse il titolo di [[Re d'Italia]] il 17 marzo [[1861]], pur mantenendo la titolatura del Regno di Sardegna.
|