Divisionismo: differenze tra le versioni

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Il divisionismo è italiano
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Ecco che le tematiche si differenziano dalla corrente francese puntinista: sebbene in un primo periodo vennero riproposti paesaggi e scenari all'aria aperta, questi lasciarono posto a problematiche sociali e vita quotidiana (sviluppo certamente già presente nei [[macchiaioli]] toscani) in particolare nel caso di Pelizza e [[Plinio Nomellini]] i cui interessi artistici si intrecciarono all'attivismo socialista. Nel caso di Previati invece profonde riflessioni su temi religiosi.
 
Il Divisionismo deriva dal [[Simbolismo (arte)|Simbolismo]], per la rivalutazione dei miti, il misticismo, il rapporto tra musica e pittura propria dell'estetica wagneriana esoprattutto per la corrispondenza tra essi ed il mondo interiore, ma si caratterizza per l'impegno sociale e politico dei suoi aderenti.
== Divisionisti italiani ==
I maggiori esponenti del Divisionismo italiano furono [[Vittore Grubicy de Dragon]], [[Giovanni Segantini]], [[Plinio Nomellini]], [[Matteo Olivero]], [[Gaetano Previati]], [[Angelo Morbelli]], [[Giuseppe Pellizza da Volpedo]], [[Rubaldo Merello]], [[Carlo Fornara]], [[Emilio Longoni]]. Inizialmente aderì al divisionismo [[Umberto Boccioni]]; anche [[Giacomo Balla]] partì per le sue ricerche di scomposizione della luce e delle forme dall'esperienza divisionista<ref>L'elenco dei principali divisionisti italiani è tratto dall'enciclopedia Treccani, voce [http://www.treccani.it/enciclopedia/divisionismo/ divisionismo].</ref>.
In Italia, il Divisionismo assunse aspetti particolari, fondendosi con il [[Simbolismo (arte)|Simbolismo]] e caratterizzandosi per l'impegno sociale e politico dei suoi aderenti.
I maggiori esponenti del Divisionismo italiano furono [[Vittore Grubicy de Dragon]], [[Giovanni Segantini]], [[Plinio Nomellini]], [[Matteo Olivero]], [[Gaetano Previati]], [[Angelo Morbelli]], [[Giuseppe Pellizza da Volpedo]], [[Rubaldo Merello]], [[Carlo Fornara]], [[Emilio Longoni]]. Inizialmente aderì al divisionismo [[Umberto Boccioni]]; anche [[Giacomo Balla]] partì per le sue ricerche di scomposizione della luce e delle forme dall'esperienza divisionista<ref>L'elenco dei principali divisionisti italiani è tratto dall'enciclopedia Treccani, voce [http://www.treccani.it/enciclopedia/divisionismo/ divisionismo].</ref>.
 
Altri divisionisti italiani da ricordare sono: [[Cornelio Geranzani]], [[Giuseppe Cominetti]], [[Lazzaro Luxardo]] ed [[Eso Peluzzi]], appartenenti alla scuola ligure; [[Plinio Nomellini]] e [[Llewelyn Lloyd]], livornesi<ref>L'elenco degli altri divisionisti italiani ha come fonte le relative voci della Treccani: [http://www.treccani.it/enciclopedia/rubaldo-merello_(Dizionario-Biografico)/ Rubaldo Merello], [http://www.treccani.it/enciclopedia/cornelio-geranzani_(Dizionario-Biografico)/ Cornelio Geranzani], [http://www.treccani.it/enciclopedia/giuseppe-cominetti_(Dizionario-Biografico)/ Giuseppe Cominetti], [http://www.treccani.it/enciclopedia/eso-peluzzi_(Dizionario-Biografico)/ Eso Peluzzi], [http://www.treccani.it/enciclopedia/plinio-nomellini_(Dizionario-Biografico)/ Plinio Lomellini], [http://www.treccani.it/enciclopedia/llewelyn-lloyd_(Dizionario-Biografico)/ Llewelyn Lloyd].</ref>. Alcuni aspetti tipici del Divisionismo possono rintracciarsi secondo alcuni critici in certe opere del milanese [[Filippo Carcano]]<ref>Dizionario biografico Treccani, voce [http://www.treccani.it/enciclopedia/filippo-carcano_(Dizionario-Biografico)/ Filippo Carcano].</ref>.
 
Operarono un singolare rinnovamento dell'arte sacra in chiave divisionista i pittori [[Augusto Mussini]], detto fra' Paolo, reggiano, che vagò a lungo tra i conventi delle Marche, tanto da essere chiamato il "frate-pittore" pur non avendo mai preso i voti<ref>Voce del dizionario biografico Treccani dedicata a fra Paolo - Augusto Mussini: [http://www.treccani.it/enciclopedia/augusto-mussini_(Dizionario-Biografico)/ Augusto Mussini].</ref>, e don [[Angelo Rescalli]], sacerdote-pittore cremonese che pur non avendo mai trattato temi dichiaratamente sacri, riprodusse nei suoi dipinti numerosissime chiese, inserite sempre in paesaggi silenti<ref>Di Angelo Rescalli non esiste voce nella Treccani; valga allora la seguente fonte: Andrea Foglia, ''Angelo Rescalli: un "divisionista-poeta"'', Skira, 2001.</ref>.