Erik Satie: differenze tra le versioni

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''Jack-in-the-box'' è un balletto composto nel [[1899]], quando Satie conduceva una vita [[Bohème (movimento artistico)|bohémienne]] durante la [[Belle Époque]]; il soggetto gli venne fornito da un amico che abitava nel quartiere di [[Montmartre]]. Il manoscritto, che Satie credette sempre di aver perduto in un autobus, venne ritrovato soltanto dopo la sua morte; [[Darius Milhaud]], uno dei rari amici col quale Satie non litigò mai, riuscì a recuperarlo e più tardi lo orchestrò. ''La belle excentrique'' (composizione per orchestra) invece si riferisce alla bella "eccentrica", la ballerina Caryathis, immortalata da uno splendido poster di [[Léon Bakst]].
 
Un giorno Satie, seduto ad un caffè', disse al suo compagno [[Fernand Léger]]:
 
{{citazione|Sai, bisognerebbe creare della musica d'arredamento, cioè una musica che facesse parte dei rumori dell'ambiente in cui viene diffusa, che ne tenesse conto. Dovrebbe essere melodiosa, in modo da coprire il suono metallico dei coltelli e delle forchette senza però cancellarlo completamente, senza imporsi troppo. Riempirebbe i silenzi, a volte imbarazzanti, dei commensali. Risparmierebbe il solito scambio di banalità. Inoltre, neutralizzerebbe i rumori della strada che penetrano indiscretamente dall'esterno.<ref>Tratto da ''Il silenzio non esiste'', di Kyle Gann, pag. 58.</ref> }}