Evening Standard: differenze tra le versioni
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Il quotidiano è andato incontro nel [[2009]], dopo l'acquisto da parte dell'uomo d'affari russo [[Alexander Lebedev]] (proprietario anche dell'[[The Independent|Independent]] e azionista della [[Novaja Gazeta]]), ad alcune modifiche che lo hanno rivoluzionato. A partire dal titolo, rinominato ''London Evening Standard''. Il cambiamento più notevole è stato tuttavia il passaggio alla [[free press]], che ha incrementato notevolmente il numero di copie vendute. A lungo vicino al [[Partito Laburista (Regno Unito)|Partito Laburista]] e a [[Tony Blair]], in occasione delle elezioni parlamentari del [[2010]] si è schierato a fianco di [[David Cameron]] e del [[Partito Conservatore (Regno Unito)|Partito Conservatore]].
Nel marzo 2018 il nuovo direttore George Osborne, subentrato da pochi mesi a Sarah Sands, riprogetta il giornale con l'eliminazione del termine "Londra" dal titolo come segnale dell'ambizione del quotidiano di avere una maggiore influenza nazionale e internazionale.<ref name=thedrum1>{{cita web|url=https://www.thedrum.com/opinion/2018/03/12/george-osborne-his-evening-standard-revamp-and-dropping-london-its-masthead|titolo=George Osborne on his Evening Standard revamp and dropping London from its masthead|pubblicazione=The Drum|data=12 marzo 2018|autore=Ian Burrell|accesso=27 marzo 2018|lingua=en}}</ref> La testata è
Nel giugno 2019 l'Evening Standard annuncia tagli di posti di lavoro.<ref>https://www.pressgazette.co.uk/evening-standard-theatre-reviewers-axed-cost-cutting/</ref> Osborne, che hai tempi di Cameron è stato l'uomo forte della "campagna Remain" sconfitta al referendum, si dice convinto che [[Boris Johnson]] sia l'unico in grado di ricompattare il partito conservatore spaccato dall'era di [[Theresa May]] e dalla [[Brexit]].<ref>Gabriele Carrer, ''Ultimo ostacolo tra Boris Johnson e la Brexit'', La Verità, 21 giugno 2019, p.15</ref>
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