Economia di comunione: differenze tra le versioni

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Per rendere un tale progetto possibile, l’Economia di Comunione lavora ad un vasto progetto formativo alla cultura del dare, attraverso scuole, incontri, eventi formativi rivolti a giovani, lavoratori, imprenditori, cittadini.
 
Infine, nell’ intuizione carismatica originale di Chiara Lubich (San Paolo, 1991) un luogo fondativo e fondamentale nel quale sviluppare e rendere visibile l’Edc sono i poli produttivi e industriali all’interno delle cittadelle del Movimento dei Focolari, di cui rappresentano componente vitale e vivificante.
 
Così dal primo Polo “Spartaco Lucarini” nato in Brasile, all’ultimo Polo "Giosi Guella", inaugurato nel 2010 in Portogallo, i Poli continuano ad alimentare la vita dell’Edc, un ruolo oggi importante ma destinato a diventare sempre più centrale nel prossimo futuro.<ref>http://edc-online.org/it/chi-siamo-it.html</ref>
 
Studenti, cittadini, studiosi, politici, artisti, poveri sono anch'essi protagonisti del progetto, per una diversa concezione del mercato e dell'economia. Ad oggi centinaia le tesi di laurea e decine i dottorato; innumerevoli i saggi, gli studi, i convegni in tutti i continenti. Migliaia sono le famiglie uscite dall'indigenza grazie alla comunione dei beni praticata da centinaia di imprese EdC sparse nel mondo. Vanno aggiunti quei "beni relazionali" che rispondono alle esigenze più profonde del nostro tempo.<ref>Luigino Bruni, Economia, finanza mercato, L'Economia di comunione, in Focolari - La fraternità in movimento, Città Nuova ed, 2009, pp.97-98.</ref>
 
== La storia ==