Civiltà nuragica: differenze tra le versioni

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Gli [[Archeologia|archeologi]] definiscono la fase nuragica che va dal [[900 a.C.]] al [[500 a.C.]] ([[età del ferro]]) la "stagione delle aristocrazie". L'artigianato produsse [[Ceramica|ceramiche]] raffinate e strumenti sempre più elaborati, mentre aumentò la qualità delle armi.
 
Con il prosperare dei commerci, i prodotti della metallurgia e i manufatti sardi raggiunsero ogni angolo del Mediterraneo, dalle coste siro-palestinesi a quelle spagnole e atlantiche. Le capanne nei villaggi aumentarono di numero e ci fu generalmente un ampio incremento demografico, cessò la costruzione dei nuraghi i quali vennero riadattati in edifici sacri<ref>{{Cita|Giovanni Ugas|p.38|Ugas}}.</ref> o smantellati e abbandonati già a partire dal 1150 a.C.<ref>{{Cita web |url=http://www.bollettinodiarcheologiaonline.beniculturali.it/documenti/generale/6_LOSCHIAVO.pdf |titolo=Copia archiviata |accesso=23 settembre 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160924110352/http://www.bollettinodiarcheologiaonline.beniculturali.it/documenti/generale/6_LOSCHIAVO.pdf |dataarchivio=24 settembre 2016 |urlmorto=sì }}</ref><ref>https://www.academia.edu/27564707/Crisi_o_collasso_La_societ%C3%A0_indigena_fra_Bronzo_Finale_e_Primo_Ferro</ref> e al rituale dell'inumazione collettiva in [[tombe dei giganti]] si sostituì l'inumazione individuale<ref>[https://www.academia.edu/2465409/Quali_aristocrazie_nella_Sardegna_delleta_del_Ferro_in_Istituto_Italiano_di_Preistoria_e_Protostoria._Atti_della_XLIV_Riunione_Scientifica._La_Preistoria_e_la_Protostoria_della_Sardegna_Firenze_2012_pp._851-856 Carlo Tronchetti-Quali aristocrazie nella Sardegna dell'Età del Ferro? (2012) p.852]</ref><ref>{{collegamento interrotto|1=[https://www.academia.edu/1392539/Necropoli_della_Prima_Eta_del_Ferro_in_Sardegna_una_riflessione_su_alcuni_secoli_perduti_o_meglio_perduti_di_vista Paolo Bernardini - Necropoli della Prima Età del Ferro in Sardegna. Una riflessione su alcuni secoli perduti o, meglio, perduti di vista] |date=novembre 2017 |bot=InternetArchiveBot }} (2011)</ref>.
 
Ma la vera conquista in quel periodo, secondo l'archeologo [[Giovanni Lilliu]], non fu tanto l'accuratezza nella cultura materiale, bensì l'organizzazione politica "aristocratica" che ruotava intorno al [[parlamento]] del villaggio, nel quale un'assemblea composta dai capi e dalle persone più influenti, si riuniva per discutere sulle questioni più importanti e sulla giustizia.
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[[File:Ceramiche antigori.jpg|thumb|Ceramiche micenee dal [[Nuraghe Antigori]] di [[Sarroch]]]]
Resti di ceramiche nuragiche del XIII secolo sono stati ritrovati a [[Tirinto]], nel sito portuale di [[Kommos]] a [[Creta]], a [[Pyla-Kokkinokremnos]] sull'isola di [[Cipro]] e in [[Sicilia]], a [[Lipari (isola)|Lipari]] e nell'[[Agrigento|Agrigentino]]<ref name=Ceramiche>AA.VV, [http://www.sardegnacultura.it/documenti/7_93_20080326171531.pdf Ceramiche. Storia, linguaggio e prospettive in Sardegna], 2008 - p.26, 34</ref><ref name=LoSchiavo>[{{Cita web |url=http://www.bollettinodiarcheologiaonline.beniculturali.it/documenti/generale/6_LOSCHIAVO.pdf |titolo=Franco Campus, Valentina Leonelli, Fulvia Lo Schiavo, ''La transizione culturale dall'età del bronzo all'età del ferro nella Sardegna nuragica in relazione con l'Italia tirrenica'', 2010] |accesso=23 settembre 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160924110352/http://www.bollettinodiarcheologiaonline.beniculturali.it/documenti/generale/6_LOSCHIAVO.pdf |dataarchivio=24 settembre 2016 |urlmorto=sì }}</ref><ref>[http://www.sabc.uniss.it/articoli/Ceramiche-nuragiche.pdf Analisi su Ceramiche Nuragiche del Mediterraneo] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160924020440/http://www.sabc.uniss.it/articoli/Ceramiche-nuragiche.pdf |data=24 settembre 2016 }}</ref>, lungo la rotta che collegava l'oriente all'occidente del Mediterraneo; allo stesso tempo ceramiche micenee e manufatti in [[avorio]] raggiunsero l'isola dall'[[Egeo]]<ref>{{cita web|url=http://www.sardegnacultura.it/j/v/258?s=19756&v=2&c=2651&t=7|titolo=I commerci con i Micenei|accesso=18 maggio 2010}}</ref>. I frequenti scambi commerciali e l'importanza dell'intenso commercio del rame verso il Mediterraneo orientale, testimoniato dal ritrovamento di importanti quantità di lingotti di rame di produzione cipriota, stimolarono la metallurgia ed i commerci e portarono ad un intenso sviluppo economico, contribuendo ad arricchire significativamente le popolazioni nuragiche.
[[File:Etruria nuragica.svg|thumb|Località della penisola italiana dove sono stati rinvenuti manufatti di importazione nuragica]]
Tale sviluppo è considerato da molti studiosi - per quei tempi - il più importante mai prodotto in tutto l'Occidente mediterraneo di allora. I contatti con i popoli orientali divennero sempre più stretti, in particolare quelli con [[Cipro]], ma si è oramai certi dei contatti anche con l'[[Europa]] atlantica. Ceramiche nuragiche di tipo ''askoide'', anfore, tripodi e spade nuragiche sono state scoperte nella Spagna orientale e oltre lo [[stretto di Gibilterra]] ([[Huelva]], [[Tarragona]], [[Teruel]], [[Malaga]] e [[Cadice]])<ref>{{cita web|nome= Giovanna|cognome= Fundoni |url= https://www.academia.edu/2470255/Le_ceramiche_nuragiche_nella_Penisola_Iberica_e_le_relazioni_tra_la_Sardegna_e_la_Penisola_Iberica_nei_primi_secoli_del_I_millennio_a.C.|titolo= Le ceramiche nuragiche nella Penisola Iberica e le relazioni tra la Sardegna e la Penisola Iberica nei primi secoli del I millennio a.C.|accesso= 27 ottobre 2013|sito= Atti della XLIV riunione scientifica}}</ref>.