Anarco-comunismo: differenze tra le versioni

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Gli anarco-comunisti ritengono che non ci sia alcuna formula universale per misurare e valutare inequivocabilmente il valore del contributo economico di ogni singola persona, essendo la ricchezza il prodotto del lavoro collettivo delle generazione attuali e precedenti. Per esempio, non si può misurare il valore del contributo economico giornaliero di un operaio in una fabbrica senza tener conto di diversi fattori, come il trasporto, il cibo, l'acqua, l'abitazione, il riposo, l'efficienza dei macchinari e lo stato emozionale, che pure influiscono sulla produzione. Così, per poter assegnare un valore numerico a questo processo produttivo, si dovrebbero tener conto di un'immensità di fattori esterni – in particolare il lavoro passato e presente del resto dei lavoratori, così come le tecniche e gli strumenti creati nel passato che rendono possibili la realizzazione del lavoro presente e futuro. In questo senso, l'anarco-comunismo tende a rifiutare la [[teoria del lavoro socialmente necessario]], originatosi in seno al [[Liberalismo|pensiero liberale classico]] ed oggi difesa da molte correnti [[socialismo|socialiste]], comprese quelle di matrice [[marxismo|marxista]].
 
Gli anarco-comunisti ritengono che qualsiasi sistema economico basato sul lavoro salariato e la proprietà privata necessiti giocoforza di un apparato coercitivo in grado di mantenere constantemente effettivo il [[Proprietà (diritto)|diritto di proprietà]], ponendo dunque le relazioni lavorative, e non solo, su di un piano gerarchizzato e stratificato dalle differenze salariali e/o dal differente grado di possessione di proprietà. Inoltre, considerano l'[[economia di mercato]] ed il derivante [[sistema dei prezzi]] quali causa della divisione della società in classi. Secondo le teorie anarco-comuniste, inoltre, il denaro ristringerebbe drasticamente la capacità individuale di fruire liberamente dei prodotti del lavoro proprio a causa del sistema dei prezzi e del salariato.
 
Proprio per la sua natura quantitativistica, il denaro è a dir poco visto come elemento di disturbo in un'economia autenticamente [[Anticapitalismo|anti-capitalistica]] da parte dei fautori dell'anarco-comunismo, annullando questi l'aspetto qualificativo delle risorse e delle necessità dei singoli individui. Pertanto, anche la produzione andrebbe vista da un punto di vista qualitativo, con il consumo e la distribuzione determinata dalle necessità di ogni individuo, senza assegnare alcun valore numerico al lavoro, ai beni ed ai servizi prodotti da altri.
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* {{cita web|https://theanarchistlibrary.org/topics/anarcho_communist.html|Libri e testi sull'anarco-comunismo su The Anarchist Library|lingua=en}}
 
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[[Categoria:Anarchia]]