Vittorio Emanuele III di Savoia: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
LCeccoli (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
Etichette: Modifica da mobile Modifica da applicazione mobile Modifica da applicazione iOS
LCeccoli (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
Etichette: Modifica da mobile Modifica da applicazione mobile Modifica da applicazione iOS
Riga 191:
==== Attentati ====
{{S sezione|storia}}
[[File:Esequie Attentato Vittorio Emanuele III del 1926 a Milano.jpg|tumbthumb|Le esequie delle vittime dell'[[attentato a Vittorio Emanuele III]] del [[1926]] a [[Fiera Campionaria di Milano]]]]
Il 14 marzo [[1912]] il muratore romano [[Antonio D'Alba]], [[anarchico]], sparò due<ref>[http://www.cassino2000.com/sezioni.php?action=content&idsezione=35&cat=Personaggi «D'Alba (&#91;...&#93;) sparò due colpi di pistola contro re Vittorio Emanuele III»].</ref> colpi di pistola contro di lui, mancandolo. Poche ore dopo il fallito attentato, Vittorio Emanuele ricevette la visita dei socialisti riformisti [[Ivanoe Bonomi]], [[Leonida Bissolati]] e [[Angiolo Cabrini]], che si felicitarono con il Re; questo gesto diede poi il pretesto alla maggioranza del [[Partito Socialista Italiano|PSI]] di espellere i tre riformisti colpevoli di aver appoggiato il quarto [[governo Giolitti]] nella guerra contro la [[Turchia]]. Fra i socialisti il più intransigente fu [[Benito Mussolini]], che accusò i riformisti di connivenze con il «gregge clerico-nazionalista-monarchico», dichiarando «O col Quirinale o col socialismo!».<ref>Spinosa, ''op. cit.'', pp. 127-129</ref>
 
[[File:Esequie Attentato Vittorio Emanuele III del 1926 a Milano.jpg|tumb|Le esequie delle vittime dell'[[attentato a Vittorio Emanuele III]] del [[1926]] a [[Fiera Campionaria di Milano]]]]
Il 12 aprile [[1928]], mentre inaugurava la VIII edizione della [[Fiera Campionaria di Milano]], Vittorio Emanuele fu bersaglio [[Attentato a Vittorio Emanuele III|di un sanguinoso attentato dinamitardo]]: una bomba esplosa fra la folla assiepata in attesa di vedere il Re uccise venti persone fra donne, bambini e militari presenti. Il Re non venne tuttavia colpito. Furono arrestati i [[Partito repubblicano italiano|repubblicani]] [[Ugo La Malfa]], [[Lelio Basso]] e [[Leone Cattani]].<ref>Spinosa, ''op. cit.'', p. 279</ref>