Seconda guerra d'indipendenza italiana: differenze tra le versioni

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La '''seconda guerra di indipendenza italiana''' è stato un episodio del [[Risorgimento]], combattuta dalla [[Secondo Impero francese|Francia]] e dal [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Regno di Sardegna]] contro l'[[Impero austriaco|Austria]] dal 27 aprile [[1859]] al 12 luglio 1859.
 
La guerra ebbeLEbbe come prologo gli [[accordi di Plombières]] del 21 luglio 1858 e l'[[alleanza sardo-francese]] del gennaio 1859 con i quali il Regno di Sardegna e la Francia prepararono la guerra all'Austria.
 
Si aprì nell'aprile 1859 con l'attacco dell'Austria al Regno di Sardegna che non aveva accettato di smobilitare l'esercito. Proseguì con una serie di vittorie militari dei sardo-francesi, fra le quali la [[battaglia di Magenta]] e quella di [[Battaglia di Solferino e San Martino|Solferino e San Martino]]. Si concluse con l'[[armistizio di Villafranca]] (11-12 luglio 1859) e la sconfitta dell'Austria che fu costretta a cedere alla Francia la [[Lombardia]], girata poi al Regno di Sardegna.
 
La guerra ebbeEbbe come effetto il declino del sistema di ingerenze politiche dell'Austria in Italia stabilito dal [[congresso di Vienna]]. Come conseguenze portò all'annessione da parte del Regno di Sardegna, oltre che della Lombardia, anche dei territori ([[Granducato di Toscana|Toscana]], [[Ducato di Parma e Piacenza|Parma]], [[Ducato di Modena e Reggio|Modena]] e [[Romagna pontificia]]) le cui autorità lasciarono il potere a governi provvisori filopiemontesi. Determinò inoltre la fase più incisiva del Risorgimento ([[spedizione dei Mille]]), al termine della quale si ebbe la formazione del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] (1861).
 
== Dalla prima alla seconda guerra di indipendenza ==