Società dell'informazione: differenze tra le versioni

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Lo svilupparsi della società dell'informazione ha introdotto aspetti critici non indifferenti sul piano sociale e psicologico. Il passaggio da un numero di informazioni notevoli, ma gestibili, ad una quantità enorme che ci raggiunge con qualsiasi mezzo, ha creato<ref>[http://lucachittaro.nova100.ilsole24ore.com/2008/02/oltre-linformat.html Oltre l'information overload: effetti dell'eccesso di informazioni sulle persone - Interattivo<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110719141115/http://lucachittaro.nova100.ilsole24ore.com/2008/02/oltre-linformat.html |data=19 luglio 2011 }}</ref>, in taluni casi, delle forme di disagio sociale e psicologico. Disagio manifesto sia nel caso in cui si cerchi di avventurarsi in questo mare di informazioni, sia se per scelta o impossibilità, se ne rimane fuori.
Agli inizi degli anni novanta viene infatti introdotto il concetto di [[digital divide]], ovvero di gap informatico fra chi ha accesso alle tecnologie informatiche e chi ne è escluso parzialmente o totalmente.
Sul fronte opposto invece, nel 1989 [[Richard Saul Wurman]] nel suo libro “information anxiety” introduce il termine “[[sovraccarico informativo]]” (information overload) per descrivere le forme, talvolta patologiche, di blocco decisionale innanzi a troppe informazioni. La sovrabbondanza di informazioni e possibilità comunicative è stata descritta come una sorta di "obesità mediale" nei libri "The Information Diet" (Johnson, C., O'Reilly, 2012) e in Italia "A dieta di media. Comunicazione e qualità della vita" (Gui M., il Mulino, 2014) per le somiglianze con i problemi sociali legati alla cattiva alimentazione. Altri aspetti critici sono legati alla [[disinformazione]] ([[fake news]] e [[bufala|bufale]]), alla [[propaganda]] e alla [[guerra dell'informazione]], tutte amplificate dai nuovi [[mass media]], nonché al rischio di un vero e proprio [[totalitarismo]] digitale per effetto della neo [[rivoluzione digitale]] (ad es. con i [[big data]] sul [[Web 2.0]]) su una società tutt'altro che [[società aperta|aperta]]<ref>http://losbuffo.com/2019/03/13/il-lato-oscuro-del-web-2-0-il-totalitarismo-digitale/</ref>.
 
==Note==