Erinaceus europaeus: differenze tra le versioni

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== Biologia ==
Il riccio è un animale esclusivamente notturno: si pensa che le abitudini notturne non siano tanto una necessità dettata da esigenze di difesa, in quanto la cortina di aculei di cui dispongono li rende praticamente invulnerabili ai predatori, quanto piuttosto di un adattamento allo stile di vita delle proprie prede, che sono molto più abbondanti durante la notte. Nonostante appaia un animale goffo e generalmente si muova lentamente, il riccio è in grado di correre velocemente e si dimostra anche un ottimo nuotatore.<br />
Durante il giorno riposa nascosto nella sua tana, costituita solitamente da una cavità del suolo posta nel [[sottobosco]], fra i tronchi e le foglie cadute. Durante la notte esce alla ricerca di cibo, percorrendo tragitti sempre uguali: non teme di attraversare spazi aperti in quanto è ben protetto dalla corazza di aculei.<br />
Raggio d'azione: in una passeggiata notturna i ricci percorrono 1–3&nbsp;km, si muovono in territori di caccia che possono estendersi fino a 30-100 ettari (da 300.000&nbsp;m² a 1&nbsp;km²). Le femmine, che si spostano più lentamente, hanno campi d'azione massimi di una decina d'ettari di superficie (100.000&nbsp;m²). Generalmente, gli esemplari che vivono in ambienti aperti si muovono di più rispetto a quelli che si stabiliscono in aree boschive o riparate. Durante l'estate cambia 20—30 volte tana.<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.protezione-animali.com/pubblicazioni/wildtiere/infothek/texte/mb_igel_i.pdf] |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>
 
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La credenza che i ricci si nutrano prevalentemente di [[Vipera|vipere]] si rivela fondata solo in casi eccezionali: l'animale non teme infatti i morsi velenosi, in quanto i denti veleniferi sono più corti degli aculei e raramente riescono a penetrare il rivestimento di peli ispidi che protegge l'animale.
 
In caso di necessità, i ricci mangiano senza problemi anche [[ghiande]], [[bacche]), [[frutta]) ed altro materiale di origine vegetale nutrendosi in casi estremi anche di foglie.
 
Il latte vaccino è un veleno per i ricci: non potendo digerire il lattosio, esso provoca in loro forti diarree, che conducono alla morte dell'animale.<ref>[http://hedgehogs.altervista.org/errori.php Errori da evitare nell'accudimento dei ricci]</ref>
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=== Riproduzione ===
[[File:Baby Erinaceus europaeus (1).jpg|thumb|cucciolo di riccio comune]]
La [[gestazione]] può durare dai 30 fino ai 50 giorni e il numero di piccoli che nascono può variare da 1 a 9. Il parto avviene nel periodo fra maggio e ottobre, ma se la femmina si riproduce in anticipo potrà partorire due volte. Il [[pene]] <nowiki/>del maschio è piccolo ed aderente al corpo, tranne nel periodo dell'accoppiamento, mentre la [[vagina]] della femmina è posta all'estremità posteriore dell'[[addome]] ed in entrambi i sessi si trovano cinque coppie di [[capezzolo|capezzoli]]. Dopo il rituale del corteggiamento, nel quale il maschio mordicchia gli aculei della femmina, questa abbassa gli aculei e la penetrazione avviene con il maschio sul dorso. I piccoli nascono già con gli aculei, ricoperti però da una membrana per proteggere la madre durante il parto; dopo 36 ore questi primi aculei saranno sostituiti da un nuovo mantello sviluppatosi all'interno e da un ulteriore terzo mantello che sostituirà definitivamente i primi due. Dopo un mese e mezzo, i piccoli rassomigliano completamente agli adulti.
 
La speranza di vita del riccio in natura è di circa 5 anni, mentre in cattività non è raro che viva anche il doppio.