Processione (teologia): differenze tra le versioni

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Oltre alla potenza espansiva discendente, e a quella contemplativa risalente, [[Proclo]] evidenziava come ogni ipostasi possieda anche quella di «manenza», per cui essa resta al contempo in se stessa.<ref>[[Roberto Radice]], ''Plotino'', § 6, ''La fortuna e gli influssi: i seguaci diretti di Plotino'', RCS Mediagoup, 2014.</ref> La processione neoplatonica non è da intendersi pertanto come [[creazione (teologia)|creazione]], perché non vi è sostanziale alterità fra i gradi inferiori e quelli superiori.
<ref>{{cita testo|url=http://www.liceogalvani.it/download_file.php?id=20371|titolo=Plotino e il neoplatonismo|editore=RCS Libri S.p.A./La Nuova Italia|autore=A. La Vergata, F. Trabattoni|pubblicazione=Filosofia, cultura, cittadinanza|p=1|anno=2011}}</ref>
 
In Plotino e nel suo seguace Proclo, tuttavia, questa processione avveniva appunto in senso [[subordinazionismo|digradante]].
 
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==Bibliografia==
*[[Luigi Pelloux (monsignore)|Luigi Pelloux]], ''L'assoluto nella dottrina di Plotino'', Vita e Pensiero, 1994
*[[Maria Luisa Gatti Perer]], ''Plotino e la metafisica della contemplazione'', introduzione di [[Giovanni Reale]], Vita e Pensiero, 1996
*[[Battista Mondin]], ''Storia della teologia'', 4 voll., Edizioni Studio Domenicano, 1996