Giovanni Battista Lampi: differenze tra le versioni

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[[File:Catherine II by J.B.Lampi (Deutsches Historisches Museum).jpg|thumb|upright=1.2|Ritratto della zarina Caterina II. Deutsches Historisches Museum]]
{{Bio
|Nome = Giovanni Battista
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|Attività = pittore
|Nazionalità = italiano
|Immagine = Giovanni Battista Lampi autoritratto Innsbruck.jpg
|Didascalia = ''Autoritratto''
}}
 
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Si trasferì quindi in [[Austria]], a [[Innsbruck]], dove nel 1781 eseguì il ritratto dell'arciduchessa Maria Elisabetta di Asburgo-Lorena, che lo fece entrare nelle grazie della corte. Fu così chiamato a [[Klagenfurt]] dall'arciduchessa [[Maria Anna d'Asburgo-Lorena (1738-1789)|Maria Anna d'Asburgo-Lorena]], per giungere infine a [[Vienna]] <nowiki/>nel 1783. Pochi anni dopo, divenuto oramai uno dei pittori più in vista della capitale, G[[Giuseppe II d'Asburgo-Lorena|iuseppe II]] lo nominò professore all'Accademia.
 
[[File:Catherine II by J.B.Lampi (Deutsches Historisches Museum).jpg|thumb|left|upright=1.21|Ritratto della zarina Caterina II. Deutsches Historisches Museum]]
Oramai famoso, venne chiamato anche alle corti di [[Stanisław Poniatowski]] e di [[Caterina II di Russia|Caterina II]].
Lampi arrivò a San Pietroburgo nel 1791, su invito del segretario di Caterina II, il generale Popov, che aveva avuto modo di conoscerlo ed apprezzarlo a Varsavia. La protezione della grande Caterina, da lui ritratta più volte, procurò al maestro molti importanti incarichi, tanto che in Russia si trattenne per più di sei anni, fino alla morte dell'imperatrice. Durante la sua permanenza in Russia dipinse una serie di tele, unanimemente considerate tra i capolavori della ritrattistica europea di fine secolo.
 
Rientrato a Vienna, fu nominato Cavaliere dell'Impero e gli fu conferito un [[titolo nobiliare]].
All'ultimo periodo, trascorso a Vienna, appartengono ritratti ufficiali (A. Canova, 1806, Vienna, Österreichische Galerïe), ma anche immagini più intense, legate all'ambiente familiare (G. Battista Lampi junior con il nipote, Innsbruck, Museo Ferdinandeum). Con l'Autoritratto del 1728 (Vienna, Österreichische Galerïe) termina la sua fortunata attività artistica che fa di Lampi il più importante ed acuto ritrattista neoclassico.