Regime del Terrore: differenze tra le versioni

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=== Il Terrore all'ordine del giorno ===
Mentre gli hébertisti e gli arrabbiati continuavano a richiedere misure d'emergenza, come il [[calmiere|calmieramento]] di tutti i beni di prima necessità, l'assunzione nei posti pubblici dei patrioti e un'infornata di sospetti da destinare poi al massacro in un revival del settembre 1792, Robespierreil Comitato di salute pubblica, oppose loro un programma inflessibile per far fronte alla drammatica situazione della Francia in guerra, fatto di requisizioni nelle campagne e approvvigionamenti nella capitale, in misura tale da calmare la fame della popolazione e tagliare agli esponenti del Comune l'appoggio dei sanculotti. Ciò permise di celebrare l'anniversario del 10 agosto in un clima sereno nonostante una vigilia che sembrava anticipare nuovi massacri indiscriminati. Robespierre e Danton appoggiaronoappoggiò invece la proposta degli “arrabbiati” della leva in massa, come unica soluzione per contrastare l'avanzata degli eserciti della coalizione e dei vandeani.
 
I radicali non si ritennero, tuttavia, soddisfatti. Sfruttando le pessime notizie sul fronte militare (il 4 settembre fu data la notizia della caduta di Tolone nelle mani degli inglesi), il 5 settembre il Comune promosse una sollevazione contro la Convenzione, chiedendo il calmiere per tutte le derrate (il “maximum”) e altre misure d'emergenza. RobespierreLa Convenzione dovette cedere facendoe fece entrare nel Comitato di salute pubblica glidue esponenti “hébertisti” [[Jacques Nicolas Billaud-Varenne]] e [[Jean-Marie Collot|Collot d’Herbois]]. Ciò spostò maggiormente l'asse del potere verso l'estremismo, ponendoa causa della guerra e dei nemici interni ed esterni, la Convenzione, pose “il Terrore all'ordine del giorno” (5 ottobre), come avevano proposto alcuni giacobini più radicali come Isnard <ref>Mathiez e Lefebvre, ''op. cit.'' vol. I p. 449</ref>.
 
Questo nuovo corso fu confermato, il 17 settembre [[1793]], dall'approvazione della “[[legge dei sospetti]]”. Erano considerati sospetti, e quindi passibili di essere arrestati e deferiti al Tribunale rivoluzionario, gli emigrati rientrati, gli ex nobili che non avessero mostrato evidente attaccamento alla Rivoluzione, ma anche coloro che non avevano compiuto “i loro doveri civici” (ossia partecipato alla vita politica) o tutti quelli che si erano mostrati “partigiani dei tiranni o del federalismo e nemici della libertà”. Con decreto del Comune del 10 ottobre, si giungeva a definire "sospetti" tutti coloro che avevano accolto con "indifferenza" la Costituzione e coloro che, "non avendo fatto nulla contro la libertà, non hanno comunque fatto niente per essa"<ref>Albert Sobul, ''Storia della Rivoluzione francese'', Rizzoli, Milano, 1997, p. 343</ref>.Infine, venne decretato che al Comitato di salute pubblica spettasse presentare alla Convenzione i candidati per il rinnovo delle cariche in tutti gli altri comitati della Convenzione. Così si sanciva la preminenza del “Grande Comitato” suche tuttivenne gli altri e quindi,investito di fatto,pieni unapoteri dittaturaper deila suoisola 12salvezza membridella sulpatria governo dellain Franciaguerra.
 
=== I grandi processi ===