Rito funebre: differenze tra le versioni

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===Nella Grecia classica===
Nel mondo greco, gli onori dovuti ai morti erano un dovere fondamentale di pietà religiosa, che spettava ai figli o ai parenti più stretti.
Si riteneva che la celebrazione del rituale propiziasse il viaggio del defunto verso l'[[Ade (regno)|Ade]]. Si credeva infatti che l'anima di chi non avesse ricevuto onori funebri fosse condannata a vagare senza pace e perseguitasse quanti non avevano osservato l'obbligo dei funerali. Descrizioni dei rituali più antichi si trovano nei poemi omerici e comprendono l'[[esposizione del cadavere]] (''próthesis'') e il compianto delle donne (''góos''). Il rito tradizionale non presenta comunque sostanziali mutamenti nel tempo. Le donne lavavano il corpo del defunto e lo cospargevano di essenze dopo che gli erano stati chiusi gli occhi (in epoca classica si affermò l'uso di porgli nella bocca un obolo, il pagamento del passaggio sulla barca di [[Caronte (mitologia)|Caronte]]). Rivestito e avvolto in un sudario, il corpo veniva esposto su un letto, con i piedi rivolti verso la porta; su di esso si ponevano corone e bende. L'esposizione aveva una durata variabile (in genere uno o due giorni) e la salma veniva vegliata durante la notte.

La casa veniva addobbata con corone (soprattutto di mirto e di alloro) e davanti alla porta veniva posto un vaso colmo d'acqua perché i visitatori potessero purificarsi quando uscivano. La legislazione di [[Solone]] intese limitare sia il lusso degli apparati sia manifestazioni eccessive quali sacrifici di buoi o l'uso di percuotersi la testa e il petto o di graffiarsi il volto o strapparsi i capelli; si vietava inoltre la partecipazione di donne che non appartenessero alla famiglia, lamentatrici di professione che intonavano canti funebri (lo sfarzo dei funerali, nonché la dismisura nell'espressione del lutto e del cordoglio erano caratteristici della società omerica).

La sepoltura aveva luogo prima dell'alba. Una processione seguiva il carro con il quale la salma veniva trasportata fino alla necropoli (ma a volte si trasportava a braccia il letto funebre): l'apriva una donna che portava un vaso per le [[libagioni]], seguita dagli uomini, dalle donne e da suonatori di flauto. Si procedeva poi alla cremazione o all'inumazione: nel primo caso, la salma veniva posta su alcuni oggetti cari al defunto; le ceneri erano raccolte in un'urna che veniva collocata nel monumento della famiglia; nel caso della sepoltura (la procedura più diffusa), il corpo veniva posto in una bara in legno o terracotta. Il corredo funebre era costituito da oggetti della vita quotidiana (armi, strigili, dadi ecc. per gli uomini; fiale di profumi, gioielli, strumenti del lavoro domestico ecc. per le donne; giocattoli per i bambini); nella tomba si ponevano inoltre offerte votive di cibo, entro coppe, vasi, piatti ecc., quindi si eseguivano libagioni, frantumando poi parte dei recipienti utilizzati. Nel corso dei funerali pubblici e solenni riservati ai caduti in guerra, veniva pronunciato un elogio e talvolta si tenevano giochi.
 
Oltre al culto privato, si dedicavano ai morti celebrazioni pubbliche e ufficiali. In [[Grecia]] la meglio nota è costituita dalle [[Antesterie]], festa che durava 3 giorni nel mese detto appunto [[Antesterione]] (febbraio-marzo).