Mario Pezzotta: differenze tra le versioni

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Mario Pezzotta, uno dei più noti trombonisti italiani, iniziò suonando a otto anni il [[Bombardino (strumento musicale)|bombardino]] (in duo con il fratello, che suonava invece il [[basso tuba]]) dopo aver conosciuto il maestro di banda napoletano Francesco Bonomo, grazie al quale decise di iscriversi al [[Conservatorio]]. Dopo essere stato fra i componenti di un complessino di internati italiani in Svizzera durante la guerra<ref>Gian Carlo Roncaglia, ''Una storia del Jazz. L'Europa e l'Italia dai pionieri a oggi'', vol. IV, Venezia 1982, pag. 147</ref>, esordì nel [[1945]], dopo essersi accostato al trombone in seguito alla sua passione per il jazz (ed in particolare per lo [[swing]] di [[Glenn Miller]] e [[Tommy Dorsey]]), nell'''Orchestra del Momento'' diretta da [[Aldo Rossi]], che si esibiva nella ''Taverna Ferrario'' di [[Milano]].
 
Lì venne notato da [[Gorni Kramer]], che gli propose l'ingresso nel suo complesso, conin cui Pezzotta suonò, oltre che dal vivo, anche in numerose trasmissioni radiofoniche. Pezzotta rimase con Kramer fino al [[1950]], quando formò un suo quintetto specializzato nel [[dixieland (musica)|dixieland]], che si esibì in alcuni noti locali milanesi (come l'Arethusa e il Santa Tecla) e che era costituito da [[Enrico Cuomo]] alla batteria, [[Ubaldo Beduschi]] al contrabbasso (alternato con [[Antonio De Serio]]), [[Giuseppe Alù]] alla tromba, [[Lorenzo Nardini]] al clarinetto e al sassofono ed [[Eraldo Romanoni]] al pianoforte.
 
Nello stesso periodo Pezzotta collaborò con la ''Big Band'' di [[Armando Trovajoli]], con l'orchestra del maestro [[Cinico Angelini]] e con l'ottetto formato da [[Oscar Valdambrini]] e [[Gianni Basso]], incidendo per molte etichette (come la [[Meazzi]], la [[Fonit]] e la [[Durium]]), apparendo anche in alcune trasmissioni televisive come ''Alta fedeltà'', ''Leggerissimo'', ''Buone Vacanze''<ref>Il [[Radiocorriere]] n. 25/1963</ref>