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Con la crescita della capacità elaborativa dei calcolatori questo contrasto con la flessibilità andò attenuandosi, con la creazione negli [[anni 1960|anni sessanta]] di una serie di database utilizzabili per diverse applicazioni. L'interesse nel fissare uno standard crebbe e [[Charles W. Bachman]], creatore di IDS, uno di questi prodotti, fondò il ''Database Task Group'' all'interno del gruppo ''Codasyl'', il team di lavoro dedicato alla creazione e standardizzazione del [[linguaggio di programmazione]] [[COBOL]]. Nel [[1971]] questo standard fu prodotto e prese il nome di "Approccio Codasyl" e presto fu disponibile sul [[mercato]] una serie di prodotti basati su questo approccio.
 
Questo approccio era basato sulla navigazione manuale in un insieme di dati disposti sotto forma di rete. Alla prima apertura del programma questo si trovava sul primo dato disponibile contenente, tra le altre cose, un [[puntatorePuntatore (input/outputprogrammazione)|puntatore]] ai dati successivi. Per trovare un dato il programma attraversava la serie di puntatori fino a trovare il dato corretto. Delle semplici ''[[query]]'' come "Trova tutte le persone nate in Svezia" richiedevano l'attraversamento dell'intero set di dati. Non esisteva alcuna funzione di ricerca; oggi questo potrebbe sembrare una limitazione, ma all'epoca, essendo i dati archiviati su [[nastro magnetico]], operazioni come quelle evidenziate sopra peggioravano ulteriormente il tempo di ricerca.
 
Nel [[1968]] [[IBM]] sviluppò un proprio sistema [[DBMS]] chiamato [[Information Management System|IMS]]. IMS era lo sviluppo di un programma utilizzato nelle [[Programma Apollo|missioni Apollo]] sui Sistemi /360 e utilizzava un sistema simile all'approccio ''Codasyl'', con l'unica differenza di avere un sistema gerarchico anziché a rete.