Re Artù: differenze tra le versioni

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{{vedi anche|Storicità di re Artù}}
[[File:Artus2.jpg|miniatura|Una statua di Artù in [[bronzo]] con visiera alzata e scudo è tra i cavalieri in [[lutto]] alla tomba dell'[[Massimiliano I d'Asburgo|imperatore Massimiliano I]] (morto nel [[1519]]), nella [[Hofkirche (Innsbruck)|Hofkirche]] a [[Innsbruck]].]]
La [[storia|storicità]] di Re Artù è stata a lungo dibattuta dagli studiosi, ma negli anni si è raggiunto un consenso nel ritenere sostanzialmente leggendaria la figura di questo [[Assolutismo monarchico|sovrano assoluto]] per [[Diritto divino dei re|diritto divino]]. Una scuola di pensiero avanzerebbe l'ipotesi che fosse vissuto nel tardo [[V secolo]] o agli inizi del [[VI secolo]], che fosse stato un [[romano-Britanni|romano-britannico]] e che avesse combattuto il [[paganesimo]] [[Sassoni|sassone]]. I suoi ipotetici quartieri generali si sarebbero trovati in [[Galles]], [[Cornovaglia]], o a [[ovest]] di ciò che sarebbe diventata l'[[Inghilterra]]. A ogni modo, le controversie sul centro del suo potere e sul tipo stesso di potere che esercitava continuano oggi. Come per l'altra saga inglese per eccellenza, quella di [[Robin Hood]], anche per la figura di Re Artù esistono molti plausibili candidati storici, seppure nessuno di essi pare possa - da solo - essere totalmente identificato colcon il sovrano della tradizione che assommerebbe in sé tutte le caratteristiche di detti personaggi storici, e per tal motivo gli storici si trovano in disaccordo sull'identità certa del personaggio che storicamente sta alla base del mito, ma, in ogni caso, tutti gli studiosi sono certi che non si tratti di un vero e proprio monarca, quanto di un capoclan o di un condottiero al massimo<ref>"Conoscere la Storia" N°.12, Maggio 2015, pp. 44 - 51</ref>.
 
Il problema annoso dell'identificazione certa della figura di Artù con un personaggio storico dipende in gran parte dal fatto che - una volta ritirate le legioni romane dalla [[Britannia]], si perse la trascrizione storica degli eventi, in quanto i [[Celti]] non erano soliti tramandare per iscritto gli avvenimenti<ref name="Ibidem">Ibidem</ref>. Le prime notizie storiche che tramandano la figura di Artù risalgono a 300 - 350 anni dopo gli eventi a lui collegati. E questo vale non solo per il monarca e i personaggi a lui ricollegabili, ma anche per i luoghi in cui egli operò<ref name="Ibidem"/>.
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* [[Germano di Auxerre]] potrebbe essere uno dei candidati papabili, in quanto guidò le truppe romane rimaste nell'isola dopo il ritiro ufficiale delle legioni (pare accertato che non tutti i legionari romani siano stati rimpatriati nel [[408]] d.C., essendo assai probabile la permanenza in loco di quelli sposati a donne britanniche) nella cosiddetta "[[battaglia dell'Alleluia]]", la domenica di [[Pasqua]] del [[429]] d.C. Altrettanto titolato a ricoprire la carica di prototipo dell'Artù storico è il collega di Germano, [[Lupo di Autun]] che guidò, nel summenzionato scontro, i contingenti britannici alleati dei romani in una [[gola (geografia)|gola]] tra le montagne site presso la cittadina gallese di [[Mold (Regno Unito)|Mold]]. Quello che non torna è che gli avversari battuti da Germano e Lupo, non erano [[Sassoni]], bensì [[Scoti]] e [[Pitti (popolo)|Pitti]]. I due generali, però, pare che abbiano guidato un secondo contingente romano-celtico, nel [[447]] d.C., questa volta contro Sassoni, [[Angli]], [[Danesi]] e [[Iuti]]. Non è noto se le spedizioni di Germano siano state in qualche modo autorizzate dal morente potere imperiale romano, oppure se siano state del tutto indipendenti da esso ed autogestite<ref name="Ibidem"/>.
* Sono stati tracciati anche paragoni tra le figure di Artù e di [[Ambrosio Aureliano]]<ref name="Ibidem"/>, un condottiero romano rimasto in [[Britannia]] dopo l'evacuazione delle legioni nel [[408]] d.C. in quanto sposato a una donna britanna. Egli si pose a capo dei pochi contingenti romani rimasti e dei reparti britanni per contrastare l'avanzata dei Sassoni. Assai probabilmente fu proprio lui a comandare i reparti vittoriosi al "Mons Badonicus", il [[Monte Badon]]. Secondo [[Gildas]], ripreso da [[Nennio]] e [[Beda]], Ambrosio era l'eroe cantato dal bardo [[Taliesin]], cristiano cattolico, che combatté accanitamente contro [[Vortigern]] e i mercenari Sassoni da lui ingaggiati nel [[449]] d.C. colcon il duplice scopo di ricacciare oltre il [[Vallo di Adriano]] i [[Pitti (popolo)|Pitti]] e gli [[Scoti]] e di riunificare la Britannia eliminando tutti i capi clan emersi dalla caotica situazione che si venne a determinare a causa della partenza delle legioni romane.
* C'è chi sostiene che la figura di Artù possa coincidere perfettamente con quella di un certo [[Riotamo]], "[[re dei Britanni]]", molto attivo durante il regno dell'[[impero romano d'Occidente|imperatore romano]] [[Antemio]]. Ne parla lo storico goto [[Giordane]], al servizio di [[Bisanzio]], intorno al [[580]] d.C., un quarantennio dopo lo svolgersi dell'epopea di Artù. Come riporta lo storico goto, Riotamo era re dei "Brittoni" ("Britanni", l'assonanza è quasi perfetta) e invase per ben due volte la [[Gallia]], esattamente come tramandatoci per Artù. Inoltre, egli fu tradito da uno dei suoi più cari amici, esattamente come si può leggere nella saga di Artù, [[Lancillotto]] e [[Ginevra]]. Infine, Riotamo morì presso la città di "Avallon". Sfortunatamente, Riotamo è una figura minore di cui sappiamo ancora poco e nemmeno gli studiosi sono in grado di capire se i "bretoni" che comandava erano i [[britannici]] o gli abitanti dell'[[Bretagna|Armorica]].
* Altri suggeriscono di identificarlo con [[Lucio Artorio Casto]], un ''dux'' romano del [[II secolo]], i cui successi militari in Britannia sarebbero stati tramandati nei secoli successivi. Ufficiale (colcon il rango di ''praefectus'') della VI [[legione romana|legione]] in Britannia, che potrebbe aver guidato un'unità di cavalieri [[sarmati]] (provenienti dall'Ucraina meridionale), stanziati a [[Ribchester]], che conducevano campagne militari a nord del [[Vallo di Adriano]]. Le imprese militari di Casto in Britannia e [[Armorica]] (odierna [[Bretagna]]) potrebbero essere state ricordate per i secoli successivi e aver contribuito a formare il nucleo della tradizione arturiana, così come le tradizioni portate dagli alano-sarmati. C'è anche chi parla dell'[[usurpatori dell'Impero romano|usurpatore romano]] [[Magno Massimo]]. Questo militare di carriera, vissuto a cavallo tra il II e il III secolo d.C., aveva adottato per insegna un grande [[drago]] rosso, da cui il cognome di Artù, detto "Pendragon", ovvero "il figlio del drago". Le continue vittorie di Casto, in breve liberarono il [[Galles]] e l'intera [[Britannia]] centrosettentrionale dai [[Caledoni]], finendo così mitizzato dagli indigeni. I [[Sarmati]], poi avevano una religione di tipo animista. Essi adoravano spade dopo averle conficcate nel terreno, il che potrebbe rappresentare la fonte della leggenda de ''[[Spada nella roccia|La spada nella roccia]]''. Il problema fondamentale è che non esiste testimonianza storica scritta delle imprese di questo condottiero<ref name="Ibidem"/>.
* Alternativamente, "Artù" sarebbe il soprannome attribuito a un anonimo e ignoto capo clan e sarebbe derivato dalla fusione di due vocaboli aventi il medesimo significato in due lingue diverse, il celtico "Art", che significa "[[Orso]]", e il latino "Ursus", di medesimo senso semantico. Si noti - altresì - il vocabolo greco "Arktos", che vuol dire anch'esso "Orso", in quanto i generali romani, al pari dei governatori e dei letterati, conoscevano e parlavano il greco antico. Si noti, altresì, che presso i [[Celti]] era diffusa una religione animista, dove s'adoravano spiriti animali, ragion per cui non è azzardato ritenere che Artù possa essere anche la personificazione di un "dio-orso" del [[pantheon]] celtico.<ref name="Ibidem"/>.
* Un'altra teoria è quella secondo cui il nome di ''Artù'' sarebbe in realtà un titolo portato da [[Owain Ddantgwyn]], che sembrerebbe essere stato un re di [[Rhos]]. C'è poi l'ipotesi che egli sarebbe in realtà un re dell'[[età del bronzo]], circa 2300 a.C.: estrarre una [[Spada nella roccia|spada da una roccia]] sarebbe infatti una [[metafora]] della costruzione di una [[spada]] e della sua estrazione dalla forma dopo la [[Colata in sabbia|fusione]].