Cartagine: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Dv103 (discussione | contributi)
→‎Architettura privata: Corretto errore di battitura
Etichette: Modifica da mobile Modifica da applicazione mobile Modifica da applicazione Android
Ho corretto un link errato (Focesi)
Riga 84:
È assai difficile distinguere, nei reperti archeologici raccolti nell’area di influenza dei Fenici e dei Cartaginesi, quali possano essere fatti risalire all’uno o all’altro popolo e quindi datare con sicurezza l'origine degli insediamenti cartaginesi. Gli archeologi non hanno rilevato discontinuità rilevanti nei siti di [[Bitia]] e [[Nora (Italia)|Nora]] in [[Sardegna]]. Anche la fondazione di [[Ibiza (comune)|Ibiza]], tradizionalmente datata nel 675 a.C., potrebbe essere attribuita agli uni come agli altri.
La formazione e il funzionamento dell’ “impero” cartaginese non hanno un carattere imperialista, ma piuttosto quello di una confederazione di colonie preesistenti che si legano alla più potente tra loro al momento del declino della loro città-madre, [[Tiro (Libano)|Tiro]]<ref>{{Cita pubblicazione|autore=|nome=Michael|cognome=Sommer|data=2007-06-01|titolo=Networks of Commerce and Knowledge in the Iron Age: The Case of the Phoenicians|rivista=Mediterranean Historical Review|volume=22|numero=1|pp=97–111|lingua=en|accesso=2017-10-04|doi=10.1080/09518960701539232|url=https://dx.doi.org/10.1080/09518960701539232}}</ref>. Cartagine si assume quindi il ruolo di assicurare la sicurezza collettiva e di gestire la politica estera –e dunque anche commerciale- di queste comunità.
I Fenici Occidentali, e poi i Cartaginesi, hanno relazioni assai precoci con altre civiltà, soprattutto con gli [[Etruschi]] con i quali intrecciano solidi legami commerciali<ref>[[Aristotele]], ''Politica'', III, 9, 6</ref>. L’archeologia testimonia questi scambi, in particolare con le [[lamine di Pyrgi]] di [[Cerveteri]] e con varie scoperte nelle necropoli cartaginesi: vasi di produzione etrusca del tipo [[bucchero]] ma anche iscrizioni in etrusco che citano un Cartaginese<ref>{{Cita libro|autore=Michel Gras|titolo=Dictionnaire de la civilisation phénicienne et punique|anno=1992|editore=Brepols|città=Turnhout|p=163|capitolo=Étrusques}}</ref>. L’alleanza con gli Etruschi mira anche a contrastare l’espansione dei [[Focea|Focesi]] occidentali, operazione che culmina con la [[Battaglia di Alalia]]<ref>Edward Lipinski, « Alalia », ''Dictionnaire de la civilisation phénicienne et punique'', p. 14</ref>. Questa alleanza perde però importanza con il progressivo declino degli Etruschi.
 
All'inizio del [[V secolo a.C.]], Cartagine era comunque diventata il più importante centro commerciale della regione<ref>{{Cita libro|nome=Glenn|cognome=Markoe|titolo=Phoenicians|url=https://www.worldcat.org/oclc/45096924|data=2000|editore=University of California Press|lingua=en|p=56|cid=Markoe|OCLC=45096924|ISBN=9780520226142}}</ref>, una posizione che avrebbe mantenuto fino alla sua caduta per mano romana. Aveva conquistato i territori delle antiche [[Colonie nell'antichità#Colonie fenicie|colonie fenicie]] ([[Susa (Tunisia)|Adrumeto]], [[Utica (Tunisia)|Utica]], [[Kerkouane]]...) e delle tribù libiche, allargando la sua dominazione su tutta la costa dell'Africa dall'odierno [[Marocco]] ai confini dell'[[Egitto]]. La sua influenza si allargava inoltre nel Mar Mediterraneo con il controllo di limitate aree costiere della Sardegna, di [[Malta]], delle [[isole Baleari]] e della parte occidentale della [[Sicilia]]. Erano state stabilite colonie anche in Spagna. In tutto il Mediterraneo occidentale resistevano all'imperialismo commerciale cartaginese solo [[Marsiglia]] (colonia greca [[Focea|focese]]), le [[Colonie nell'antichità#Colonie greche|colonie greche]] della costa italiana e i commercianti [[etruschi]], che a malapena mantenevano il controllo delle coste italiane del [[Mar Tirreno]] e lottavano per la [[Corsica]].