Giovanni Spadolini: differenze tra le versioni

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''Leader'' del [[Partito Repubblicano Italiano]], è stato più volte [[ministro]] e, tra il 28 giugno [[1981]] e il 1º dicembre [[1982]], [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|Presidentepresidente del Consiglio dei ministri]], il primo non [[Democrazia Cristiana|democristiano]] nella [[storia dell'Italia repubblicana]], uno dei pochi a diventarlo da [[senatore]], nonché il primo e l'unico a provenire dal [[Partito Repubblicano Italiano|PRI]]. Fu inoltre [[Presidente del Senato della Repubblica|Presidentepresidente del Senato]] dal [[1987]] al [[1994]] e [[senatore a vita (ordinamento italiano)|senatore a vita]] (nominato nel [[1991]] da [[Francesco Cossiga]]).
 
== Biografia ==
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[[File:Sandro Pertini e Giovanni Spadolini.jpg|miniatura|sinistra|Giovanni Spadolini (sulla destra) con [[Sandro Pertini]]. A sinistra [[Emilio Colombo]].]]
Eletto senatore come indipendente nel PRI alle [[Elezioni politiche italiane del 1972|elezioni politiche]] del [[1972]], nel [[1974]] fu uno dei principali promotori della nascita del [[Ministero per i beni culturali e ambientali|ministero per i Beni Culturali e Ambientali]], divenendo il primo dei nuovi [[Ministri per i beni culturali e ambientali della Repubblica Italiana|ministri]] dotato di portafoglio (le competenze del nuovo ministero spettavano precedentemente al [[Ministero della pubblica istruzione|ministero della Pubblica Istruzione]] e al [[ministero dell'Interno]] o ad un ministro senza portafoglio) nel [[Governo Moro IV|governo]] "bicolore" Dc-Pri presieduto da [[Aldo Moro]] (il cosiddetto governo "Moro-La Malfa").
Con pochi fondi a disposizione (inizialmente provenienti unicamente dai tagli al [[Ministero della pubblica istruzione|ministero della Pubblica Istruzione]]) il nuovo ministero, programmaticamente definito "per" i beni culturali a rimarcare la volontà di creare un organo prevalentemente tecnico come desiderava Spadolini, raccolse, in buona parte, le competenze e le funzioni in materia che erano prima del [[Ministero della pubblica istruzione|ministero della Pubblica Istruzione]], quali le antichità e le belle arti, le [[accademia|accademie]] e le [[Biblioteca|biblioteche]]. A queste competenze e funzioni se ne aggiunsero alcune del [[Ministero dell'interno|ministero dell'Interno]], come gli [[archivi di Stato]] e della [[Presidenzapresidenza del Consiglio dei ministri]], come la [[discoteca di Stato]], l'[[editoria]] libraria e diffusione della cultura.
 
In questa particolare veste promosse nuove norme contro il traffico illegale di beni culturali (legge n. 873 del 30 ottobre [[1975]] per la ratifica e l'adozione della Convenzione internazionale precedentemente firmata a Parigi il 14 novembre 1970), una nuova legge a favore della [[Biblioteca Nazionale Centrale di Roma]] (legge n. 190 del 27 maggio 1975) e nuove norme contro il furto ed il danneggiamento delle opere d'arte (legge n. 176 del 27 maggio 1975).