Controversia sulla remissione della scomunica al vescovo Richard Williamson: differenze tra le versioni

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L'intervista concessa da uno di questi vescovi alla televisione svedese poco prima della pubblicazione della revoca della scomunica - prosegue il presidente dei vescovi svizzeri - ha aggravato le preoccupazioni. Monsignor Richard Williamson vi affermava che non è evidenza storica dell'esistenza delle camere a gas e che solo due-trecentomila ebrei sono stati uccisi dai nazisti e non sei milioni. La Chiesa cattolica - sottolinea il presule - non può in alcun modo accettare questa negazione dell'Olocausto. Il portavoce vaticano ha preso posizione al momento della pubblicazione del decreto su queste affermazioni assurde e le ha definite totalmente inaccetabili. Noi, vescovi svizzeri, facciamo nostra questa condanna e preghiamo i membri delle comunità ebraiche svizzere di scusare le irritazioni di questi ultimi giorni. Coloro che conoscono Benedetto XVI e il suo atteggiamento positivo nei confronti dell'ebraismo sanno che non può tollerare gli sbandamenti indifendibili di monsignor Williamson.}}
 
Ad una settimana dalla decisione di rimettere la scomunica, il [[Simon Wiesenthal]] Center chiese pubblicamente al papa di annullare tale decisione nei confronti di Williamson, definito un "negazionista impenitente" (''an unrepentant Holocaust-denier'') appartenente alla "notoriamente antisemita Fraternità Sacerdotale di San Pio X" (''belonging to the notoriously anti-Semitic 'Society of Saint Pius'')<ref>[http://www.catholicherald.co.uk/articles/a0000226.shtml Lefebvrists face crisis as bishop is exposed as 'dangerous' anti-Semite] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090606071534/http://catholicherald.co.uk/articles/a0000226.shtml |data=6 giugno 2009 }}</ref><ref>[{{Cita web |url=http://www.wiesenthal.com/site/apps/nlnet/content2.aspx?c=lsKWLbPJLnF&b=4441467&ct=6645285 |titolo=Urge Pope Benedict XVI to Reinstate the Excommunication of Holocaust-Denying Bishop] |accesso=3 maggio 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090705233423/http://www.wiesenthal.com/site/apps/nlnet/content2.aspx?c=lsKWLbPJLnF&b=4441467&ct=6645285 |dataarchivio=5 luglio 2009 |urlmorto=sì }}</ref>.
 
Sollecitato da più parti, [[Benedetto XVI]] nell'udienza generale del 28 gennaio [[2009]] ha contestato ogni forma di negazionismo della ''Shoah'' e ha espresso piena solidarietà agli ebrei: {{citazione|In questi giorni nei quali ricordiamo la ''Shoah'', mi ritornano alla memoria le immagini raccolte nelle mie ripetute visite ad Auschwitz, uno dei ''lager'' nei quali si è consumato l'eccidio efferato di milioni di ebrei, vittime innocenti di un cieco odio razziale e religioso. Mentre rinnovo con affetto l'espressione della mia piena e indiscutibile solidarietà con i nostri Fratelli destinatari della Prima Alleanza, auspico che la memoria della Shoah induca l'umanità a riflettere sulla imprevedibile potenza del male quando conquista il cuore dell'uomo. La ''Shoah'' sia per tutti monito contro l'oblio, contro la negazione o il riduzionismo. [...] La ''Shoah'' insegni sia alle vecchie sia alle nuove generazioni che solo il faticoso cammino dell'ascolto e del dialogo, dell'amore e del perdono conduce i popoli, le culture e le religioni del mondo all'auspicato traguardo della fraternità e della pace nella verità. Mai più la violenza umili la dignità dell'uomo!<ref name=B16_&_Shoah_04>{{cita news|autore= Papa Benedetto XVI |url=http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/audiences/2009/documents/hf_ben-xvi_aud_20090128_it.html |titolo=Udienza Generale, 28 gennaio 2009 |accesso=18-02-2009}}</ref>}}