Cina: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Recupero di 3 fonte/i e segnalazione di 0 link interrotto/i. #IABot (v2.0beta15)
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Riga 507:
== Politica ==
{{vedi anche|Una Cina due sistemi}}
Fino al 1911 la [[Impero Cinese|Cina era una monarchia]], formalmente facente [[Imperatore cinese|capo all'imperatore]].
Fino al 1911 la Cina era una monarchia, formalmente facente capo all'imperatore. La [[rivoluzione Xinhai]] del 1911 portò alla deposizione dell'ultimo imperatore [[Pu Yi]] (all'epoca ancora bambino) e alla proclamazione della prima [[Repubblica di Cina (1912-1949)|Repubblica di Cina]] nel 1912 sotto la presidenza di [[Sun Yat-sen]]. Il panorama politico del Paese fu determinato dal partito nazionalista [[Kuomintang|Guomindang]], che a ridosso della seconda guerra mondiale era divenuto di fatto l'unico partito al governo. Gli anni quaranta furono dominati dallo scontro tra le forze nazionaliste e quelle del nascente [[Partito Comunista Cinese]]. Dopo la fine della seconda guerra mondiale la situazione sfociò in una vera e propria [[Guerra civile cinese|guerra civile]] che coinvolse l'intero Paese. Essa si concluse nel 1949 con la vittoria delle forze comuniste. In quello stesso anno il partito nazionalista del Guomindang trasferì formalmente la capitale della Repubblica di Cina presso [[Taipei]] sull'[[isola di Formosa]], dove si rifugiò l'intero governo repubblicano, che continuò a rivendicare la [[sovranità territoriale]] sull'intero territorio della Cina e delle sue isole. Nel mese di ottobre dello stesso anno il Partito Comunista proclamò la nascita della [[Stato socialista|Repubblica Popolare Cinese]], rivendicando a sua volta la sovranità su tutto il territorio precedentemente governato dalla Repubblica di Cina, ivi inclusa la stessa [[isola di Formosa]], sulla quale però non aveva modo di esercitare alcun potere effettivo. Da allora la [[Cina continentale]] è sotto il diretto controllo e l'amministrazione diretta del Partito Comunista Cinese, che include formalmente [[Taiwan]] tra l'elenco delle proprie province, sebbene non eserciti su di essa alcun controllo. Di converso il governo di Taiwan rivendica e mantiene il proprio ''status'' di governo indipendente, non rinunciando al diritto alla sovranità formale sulla Cina continentale, che è anche scritto nella sua stessa costituzione.
 
Fino al 1911 la Cina era una monarchia, formalmente facente capo all'imperatore. La [[rivoluzione Xinhai]] del [[1911]] portò alla deposizione dell'ultimo imperatore [[Pu Yi]] (all'epoca ancora bambino) e alla proclamazione della prima [[Repubblica di Cina (1912-1949)|Repubblica di Cina]] nel 1912 sotto la presidenza di [[Sun Yat-sen]]. Il panorama politico del Paese fu determinato dal partito nazionalista [[Kuomintang|Guomindang]], che a ridosso della seconda guerra mondiale era divenuto di fatto l'unico partito al governo. Gli anni quaranta furono dominati dallo scontro tra le forze nazionaliste e quelle del nascente [[Partito Comunista Cinese]]. Dopo la fine della seconda guerra mondiale la situazione sfociò in una vera e propria [[Guerra civile cinese|guerra civile]] che coinvolse l'intero Paese. Essa si concluse nel 1949 con la vittoria delle forze comuniste. In quello stesso anno il partito nazionalista del Guomindang trasferì formalmente la capitale della Repubblica di Cina presso [[Taipei]] sull'[[isola di Formosa]], dove si rifugiò l'intero governo repubblicano, che continuò a rivendicare la [[sovranità territoriale]] sull'intero territorio della Cina e delle sue isole. Nel mese di ottobre dello stesso anno il Partito Comunista proclamò la nascita della [[Stato socialista|Repubblica Popolare Cinese]], rivendicando a sua volta la sovranità su tutto il territorio precedentemente governato dalla Repubblica di Cina, ivi inclusa la stessa [[isola di Formosa]], sulla quale però non aveva modo di esercitare alcun potere effettivo. Da allora la [[Cina continentale]] è sotto il diretto controllo e l'amministrazione diretta del Partito Comunista Cinese, che include formalmente [[Taiwan]] tra l'elenco delle proprie province, sebbene non eserciti su di essa alcun controllo. Di converso il governo di Taiwan rivendica e mantiene il proprio ''status'' di governo indipendente, non rinunciando al diritto alla sovranità formale sulla Cina continentale, che è anche scritto nella sua stessa costituzione.
 
Per più di quindici anni la comunità internazionale non riconobbe nella Repubblica Popolare Cinese come Stato sovrano. Fino al 1971 fu infatti un rappresentante della Repubblica di Cina a sedere sul seggio cinese all'Assemblea delle Nazioni Unite e presso il Consiglio di Sicurezza dell'ONU. A partire dal 1971 la maggior parte degli Stati del mondo riconobbero la Repubblica Popolare come legittimo rappresentante della Cina nel panorama internazionale, chiudendo formalmente le loro relazioni diplomatiche con Taiwan e nel 1971 il seggio cinese all'ONU passò alla Repubblica Popolare.