Trasporto pubblico locale: differenze tra le versioni
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L'avvento della motorizzazione privata condusse all'eliminazione dei binari nelle città, portando alla sostituzione delle tranvie con [[filobus]] e con [[autobus]]. La modalità tranviaria ha subito peraltro un rilancio a partire dalla fine del XX secolo in alcuni paesi come in [[Francia]] o negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]].
Fino ai primi anni 90 l'approccio verso il trasporto pubblico locale era mirato ad un collegamento molto capillare tra tutte le aree delle città, prediligendo quindi la copertura delle necessità personali anche solo potenziali piuttosto che quelle effettive della massa, cosa che comportava come conseguenza in alcuni casi un sovrautilizzo ed in altri un palese sottoutilizzo; a partire da quel periodo ha invece assunto (in primis per questione di riduzione dei costi) un approccio più generalizzato, più calibrato sulle reali esigenze collettive che su quelle specifiche, non più indiscriminatamente capillare ma razionalizzato sugli effettivi flussi di massa, portando in tutte le città ad un rivoluzionamento progressivo delle linee che fino a quel momento ed a partire dalla loro instaurazione erano rimaste pressoché invariate solo aggiungendosi una dopo l'altra. Tale modifica ha portato ad un significativo ridimensionamento delle linee, delle corse, dei mezzi, e del personale, nonché una riduzione dei costi a carico delle amministrazioni pubbliche.
Quale complemento rispetto a questi sistemi tradizionali sono talora in opera sistemi ettometrici quali [[Marciapiede mobile|marciapiedi mobili]], [[Scala mobile|scale mobili]], [[Ascensore#Ascensori pubblici|ascensori]] e ''[[people mover]]'' o proposti servizi di trasporto pubblico non di linea quali l'[[Trasporto a chiamata|autobus a chiamata]] o il taxi collettivo.
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