Hailé Selassié: differenze tra le versioni

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Inizialmente è considerato come il possibile successore di suo cugino Menelik, ma il trono va al presunto [[Islam|musulmano]] [[Titoli nobiliari etiopici|ligg]] [[Ligg Iasù|Iasù V]] (la conversione all'islam di Iasù fu sempre negata però dall'interessato, che ha accusato l'imperatrice Zauditù di aver ordito una congiura ai suoi danni usando come scusa le origini islamiche della sua famiglia). Selassié, nel 1916, partecipa a un [[colpo di Stato]], ordito col pretesto di impedire a un musulmano di regnare sul cristianissimo regno di Etiopia, e lo fa deporre, diventando [[reggente]] durante il regno dell'imperatrice [[Zauditù d'Etiopia|Zauditù]]. Il colpo ebbe l'appoggio entusiasta di [[Terza Repubblica francese|Francia]], [[Regno d'Italia (1861-1946)|Italia]] e [[Regno Unito]], perché, durante la grande guerra, Iasù aveva dimostrato diversi contatti con l'Austria Ungheria e la Turchia; ma fu ben accolto anche dalla popolazione, poiché il precedente imperatore aveva una fama di persona incline alla crudeltà ed a una vita di eccessi sessuali, ben poco consona con la tradizione delle élite aristocratiche etiopiche. Il successo del colpo di Stato ad Addis Abeba fece riscontro a una guerra nelle campagne, particolarmente acuta nel 1916-1917, ma che continuò, con alti e bassi, fino al 1924.
 
Durante la reggenza promuove la modernizzazione del Paese e nel [[1923]] ottiene l'ingresso dell'Etiopia nella [[Società delle Nazioni]], primo Paese [[africa]]no a farne parte. Nel [[1924]] è in visita ufficiale in [[Italia]] e in [[Città del Vaticano|Vaticano]], oltre che in diversi altri paesi europei (Francia, Svezia e Gran Bretagna gli tributeranno grandi onori). Viene dapprima incoronato [[Titoli nobiliari etiopici#Negus|negus]] neghesti (re dei re) nel [[1928]] e, alla morte dell'imperatrice, diventa [[imperatore]]infine, il 2 novembre [[1930]] , [[Negus|negus neghesti]] (imperatore) assumendo il nome di Hailé Selassié, che significa "Potenza della Trinità". Nel 1930 vara la prima costituzione etiopica (che stabilisce per l'imperatore ampissimi poteri, ma si ispira per molti versi alla costituzione giapponese del 1889) nel [[1931]] crea un primo [[senato]] di notabili e successivamente fonda l'[[Università di Addis Abeba]].
 
Tutto il periodo tra il 1916 e il 1930 venne utilizzato per modernizzare il paese in senso accentratore ed occidentalizzante, anche se con grandissima cautela (per evitare le rotture con l'aristocrazia e il clero tradizionalisti), cercando di sostituire il feudalesimo e il sistema schiavista in vigore con una forma più moderna e liberale di governo, oltre ad adeguare il sistema economico all'industrializzazione. I risultati (soprattutto economici), anche per la scarsità di capitali, non furono esaltanti, ma l'amministrazione pubblica nel 1930 era decisamente più efficiente, scelta anche in base al merito e non solo alla nascita, e dotata di funzionari e diplomatici di riprovata capacità e cultura. Inoltre la situazione internazionale del regno era enormemente migliorata, ed erano state in buona parte rintuzzate le mire imperialistiche della Gran Bretagna sulla regione del lago Tana.