Rai Teche: differenze tra le versioni

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== Storia ==
Negli [[Anni 1990|anni novanta]] con una scelta all'epoca rivoluzionaria, la Rai crea una apposita struttura, che nel 19951996 viene affidata alla direzione di [[Barbara Scaramucci]], denominata ''Teche e servizi tematici/educativi RAI'' (poi abbreviato in ''Rai Teche'') per catalogare e conservare l'immenso materiale (secondo solo alla [[BBC]]) che sui più diversi supporti documenta gli anni della storia della televisione.
 
Le vecchie banche dati vengono tutte unificate e dal [[1999]] viene messo in linea sul catalogo multimediale tutto quello che va in onda sulle tre reti Rai e progressivamente oltre 300.000 ore di materiale televisivo storico, mentre dal [[2000]] sono documentati anche i canali radiofonici. Sono inseriti {{chiarire|con ricerca sul palinsesto|vorrebbe dire?}} anchee i canali specializzatitematici inizialmente nati per il digitale terrestre. Questo catalogo è visibile soltanto all'interno dell'azienda e contiene tutto quanto è andato in onda, ivi compresi i materiali di cui la Rai non detiene i diritti. La digitalizzazione in alta qualità della teca storica, ai sensi del progetto approvato dal [[consiglio di amministrazione]] Rai nel febbraio [[2014]], verràè prestoin portatacorso adi terminerealizzazione.
 
La struttura ha anche edito un volume di oltre 500 pagine, in grande formato, intitolato ''RicordeRai'', un manuale per la documentazione televisiva e alcuni volumi in una apposita collana delle edizioni ERI, riguardanti il recupero del programma radiofonico ''L'Approdo'', lo studio di fonologia della Rai di Milano e il programma radiofonico ''[[Chiamate Roma 3131]]'', i primi numeri del ''Radiorario'' e un testo analitico sui programmi televisivi a quiz. Le Teche hanno fornito gran parte del materiale per la mostra "1924-2014 la Rai racconta l'Italia" inaugurata il 31 gennaio 2014 al Vittoriano di Roma, curata da Costanza Esclapon, [[Alessandro Nicosia]] e Barbara Scaramucci.