Manfred von Richthofen: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Annullata la modifica 107028087 di 82.51.29.179 (discussione) Annullo vandalismo
Etichetta: Annulla
Riga 61:
Il 28 giugno 1914, l'erede al trono austro-ungarico [[Francesco Ferdinando d'Asburgo-Este|Francesco Ferdinando]] e sua moglie [[Sophie Chotek von Chotkowa|Sofia]] vennero uccisi a colpi di pistola a [[Sarajevo]] dall'irredentista serbo [[Gavrilo Princip]]<ref>{{Cita libro|autore=Rebecca West|titolo=La Bosnia e l'Erzegovina|url=https://www.worldcat.org/oclc/797565515|data=1994|editore=EDT|p=99|OCLC=797565515|ISBN=8870632245}}</ref>; il 28 luglio l'Austria-Ungheria dichiarò guerra alla Serbia. Il 30 luglio la Russia, alleata della Serbia, mobilitò le sue forze armate.<ref>{{Cita libro|nome=Cardini,|cognome=Franco.|titolo=La scintilla : da Tripoli a Sarajevo : come l'Italia provocò la prima guerra mondiale|url=https://www.worldcat.org/oclc/982270226|data=2014|editore=Mondadori|OCLC=982270226|ISBN=885204647X}}</ref> Dopo aver chiesto, senza esito, il ritiro delle truppe, la Germania dichiarò guerra alla Russia: furono i primi atti di una serie di eventi che avrebbero scatenato la prima guerra mondiale. Manfred von Richtofen, a guerra già iniziata, compì diverse azioni sul fronte orientale: il 2 agosto 1914 passò la frontiera russa col suo reggimento<ref>{{Cita libro|nome=Martin W. Bowman|titolo=Voices in Flight: Escaping Soldiers and Airmen of World War I|url=https://www.worldcat.org/oclc/1001359978|data=2017|editore=Pen and Sword|lingua=inglese|OCLC=1001359978|ISBN=1473863244}}</ref>, che poco dopo fu trasferito a ovest. Fu in [[Lussemburgo]], entrò in [[Belgio]]<ref>{{Cita libro|nome=Jon E.|cognome=Lewis|titolo=A brief history of the First World War|url=https://www.worldcat.org/oclc/872711916|edizione=Revised edition|capitolo=Cavalry Skirmish, Etalle, Belgium, 22 august 1914|OCLC=872711916|ISBN=1472111745}}</ref> sempre col 1° Ulani e fronteggiò i Francesi a [[Verdun]], dove passò mesi in trincea: non c'era niente da fare per gli Ulani, in quel periodo di forzata inattività<ref>{{Cita libro|autore=Mandred Freiherr von Richtofen|titolo=The Red Battle Flyer [Illustrated Edition]|url=https://www.worldcat.org/oclc/973832336|data=2015|editore=Tannenberg Publishing|capitolo=3|OCLC=973832336|ISBN=1786255561}}</ref>, e Manfred scrisse alla madre lamentando che, mentre lui passava le ore in trincea, il fratello Lothar combatteva sul fronte orientale, ma per il coraggio dimostrato per le ricognizioni sotto il fuoco nemico, ricevette la Croce di Ferro<ref name=":1" /> il 23 settembre 1914<ref name=":0" />. Nel maggio del 1915 fu accolta la sua domanda d'entrare nella [[Luftstreitkräfte]], l'aviazione tedesca: superato l'addestramento a [[Großenhain]]<ref>{{Cita libro|autore=Spencer Tucker,|autore2=Priscilla Mary Roberts,|autore3=Holger Herwig|titolo=World War I : the definitive encyclopedia and document collection|url=https://www.worldcat.org/oclc/894227106|edizione=2nd edition|lingua=inglese|OCLC=894227106|ISBN=9781851099658|urlmorto=no|urlarchivio=http://archive.wikiwix.com/cache/20170902150008/https://www.worldcat.org/oclc/894227106|dataarchivio=2 settembre 2017}}</ref>, ai primi di giugno venne destinato al 7º Reparto Complementi dell'aviazione di [[Colonia (Germania)|Colonia]] per un corso osservatori<ref>{{Cita libro|nome=Bradford, James|cognome=C.,|titolo=International encyclopedia of military history|url=https://www.worldcat.org/oclc/908389558|OCLC=908389558|ISBN=1135950342}}</ref>. Nei mesi di giugno, luglio e agosto del 1915 tornò al fronte orientale e operò come osservatore aereo durante l'avanzata di Mackensen da [[Gorlice]] a [[Brest-Litovsk]]<ref>{{Cita libro|nome=Manfred Freiherr von Richthofen,|titolo=The Red Baron|url=https://www.worldcat.org/oclc/882480174|edizione=New edition|lingua=inglese|capitolo=With Olck in Russia (Summer 1915)|OCLC=882480174|ISBN=1473819598}}</ref>.
 
Il 21 agosto, in seguito a un nuovo improvviso trasferimento, ripassò al fronte occidentale e fu assegnato a [[Ostenda]]: qui iniziò l'addestramento come osservatore su un "aereo da battaglia". Ebbe il suo primo duello aereo il 1º settembre del 1915 contro un apparecchio inglese, e rientrò senza troppi danni e senza alcun successo<ref>{{Cita libro|nome=Manfred Freiherr von Richthofen,|cognome=1892-1918.|titolo=The Red Baron|url=https://www.worldcat.org/oclc/882480174|edizione=New edition|capitolo=Whistling of the first bullets|OCLC=882480174|ISBN=1473819598}}</ref>. Segnò la sua prima vittoria nel corso della battaglia della Champagne abbattendo un Farman biposto, che però precipitò dieci chilometri oltre le linee, in territorio alleato, per cui, secondo le regole del tempo, non gli fu accreditato.
[[File:RoteBaron.JPG|thumb|left|Ricostruzione del celebre [[triplano]] [[Fokker Dr.I]] del ''Barone Rosso'']]
Il 1º ottobre 1915, durante un viaggio in treno mentre si stava recando alla Brieftauben Abteilung di [[Metz]] (BAM), Manfred conobbe il miglior pilota da caccia tedesco dell'epoca, [[Oswald Boelcke]]<ref>{{Cita web|url=http://www.frontflieger.de/4-ric15.html|titolo=Frontflieger - Richthofen-Kollektion 1914 1915 1915 1917 1918|autore=Thorsten Pietsch|sito=www.frontflieger.de|accesso=2017-08-31|urlmorto=no|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170301030448/http://www.frontflieger.de/4-ric15.html|dataarchivio=1º marzo 2017}}</ref>, che molto contribuì al suo futuro successo.
Riga 67:
Nel novembre del 1915 Von Richthofen andò a Berlino per sostenere gli esami da pilota a Döberitz. Il 25 dicembre 1915 superò il terzo esame<ref>{{Cita libro|autore=Peter Kilduff,|titolo=Red Baron : the life and death of an ace|url=https://www.worldcat.org/oclc/774717167|data=2008|editore=David & Charles|lingua=inglese|p=58|OCLC=774717167|ISBN=0715334093}}</ref> e nel marzo del 1916 fu assegnato al 2º Stormo da combattimento, in quel periodo a Verdun<ref>{{Cita libro|autore=Norrman Frank|titolo=The Red Baron : a history in pictures|url=https://www.worldcat.org/oclc/958937299|lingua=inglese|capitolo=From soldier to airman|OCLC=958937299|ISBN=9781473861244}}</ref>. Ebbe la sua prima vittoria da pilota da caccia abbattendo un [[Nieuport]] sul [[Fort Douaumont|forte di Douamont]] il 26 aprile 1916, ma anche stavolta l'aereo cadde entro le linee francesi, così non gli fu accreditato.<ref>{{Cita libro|autore=Barry Pickthall|titolo=The Red Baron : Rare Photographs from Wartime Archives.|url=https://www.worldcat.org/oclc/966546093|data=2015|editore=Pen and Sword|lingua=inglese|OCLC=966546093|ISBN=1473865778}}</ref>
 
Nel giugno del 1916 venne trasferito in Russia con tutto il suo reparto, e operò prevalentemente come bombardiere dalla base di Kowel. In agosto Boelcke arrivò a Kowel per visitare il fratello e cercare piloti per lo stormo da caccia che gli era stato ordinato di organizzare e portare in combattimento sul [[Somme (fiume)|Somme]], così chiese personalmente a Von Richthofen se volesse farne parte<ref>{{Cita libro|autore=Michael Dorflinger,|titolo=Death Was Their Co-Pilot|url=https://www.worldcat.org/oclc/974508767|data=2017|editore=Pen and Sword|lingua=inglese|p=58|OCLC=974508767|ISBN=147385931X}}</ref>. Questi accettò, e il 17 settembre 1916, nei pressi di [[Cambrai]], costrinse un aereo inglese all'atterraggio nei pressi di un campo volo tedesco: fu la sua prima vittoria ufficialmente riconosciuta<ref>{{Cita libro|autore=Michael Dorflinger,|nome=Mike O'Connor,|titolo=Airfields and airmen|url=https://www.worldcat.org/oclc/854586557|data=2003|editore=L. Cooper|lingua=inglese|capitolo=Von Richthofen's First Victory (I A 16)|OCLC=854586557|ISBN=1783409975}}</ref>. Alla fine del 1916, in occasione della sua sedicesima vittoria, fu decorato con il [[Pour le Mérite|Pour le mérite]], il più prestigioso premio militare tedesco della prima guerra mondiale, una croce smaltata di blu chiamata anche "Blu Max"<ref>{{Cita libro|autore=James Streckfuss|nome=|titolo=Eyes all over the sky : aerial reconnaissance in the First World War|url=https://www.worldcat.org/oclc/951749952|lingua=inglese|p=33|OCLC=951749952|ISBN=1612003680}}</ref> e gli fu affidato il comando della [[Jagdstaffel 11|Jasta 11]] (abbreviativo di [[Jagdstaffel]], squadriglia da caccia), che in seguito sarebbe diventata nota come ''[[il Circo Volante]]'' in virtù dei vivaci colori che decoravano gli apparecchi<ref name=":2">{{Cita libro|autore=Gianluca .Formichi|titolo=Storia illustrata della prima guerra mondiale|url=https://www.worldcat.org/oclc/743414851|data=1999|editore=Giunti|p=116|OCLC=743414851|ISBN=8809217012}}</ref> ma anche per l'abilità dei piloti, scelti attentamente da Richtofen. Tra di essi c'erano il fratello di Manfred, [[Lothar von Richthofen|Lothar]], e il cugino [[Wolfram von Richthofen|Wolfram]]. Tra i componenti della squadriglia spiccava il nome, divenuto poi famoso, di [[Hermann Göring]],<ref>{{Cita libro|autore=James Corum|titolo=Wolfram von Richthofen : master of the German air war|url=https://www.worldcat.org/oclc/220421996|data=2008|editore=University Press of Kansas|lingua=inglese|p=67|OCLC=220421996|ISBN=9780700615988}}</ref> futuro capo della [[Luftwaffe (Wehrmacht)|Luftwaffe]] e massimo gerarca nazista.
 
L'appellativo di ''Barone Rosso'' gli venne appunto dal fatto che molti degli aerei da lui pilotati, a partire dall'[[Albatros D.III]], erano completamente dipinti di rosso. Abbattuto senza conseguenze a metà marzo del 1917, continuò a cogliere una vittoria dopo l'altra. Il 24 giugno [[1917]] ricoprì l'incarico di comandante di una nuova unità appena formata, il Primo stormo da caccia, che comprendeva le squadriglie 4, 6, 10 e 11. Questo Jagdgeschwader (stormo da caccia) doveva essere un'unità autosufficiente, con lo scopo di ottenere la superiorità aerea in settori decisivi, per contrastare le sempre più consistenti formazioni del [[Royal Flying Corps]] britannico.
 
=== L'ultima missione ===