Sacrario militare del Pasubio: differenze tra le versioni

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Il '''sacello-ossario del Pasubio''', più noto come '''ossario del Pasubio''', è un monumento dedicato ai caduti della [[prima guerra mondiale]]. Si trova sul [[colle Bellavista]] che domina la [[Val Leogra]], proprio sotto il [[monte Cornetto]] a circa 2 km da [[Pian delle Fugazze]], collegato al passo stesso dalla diramazione della ex [[Strada statale 46 del Pasubio|strada statale 46]]. La posizione che è stata scelta permette di vedere la sagoma dell'[[Ossario monumentale|ossario]] da tutta la pianura vicentina.
 
La posizione che è stata scelta permette di vedere la sagoma dell'[[Ossario monumentale|ossario]] da tutta la pianura vicentina.
 
L'ossario del Pasubio, insieme a quelli di [[Ossario del monte Cimone|Tonezza del Cimone]], del [[Sacrario militare del monte Grappa|monte Grappa]] e di [[Sacrario militare di Asiago|Asiago]] compare in uno dei quattro quarti dello stemma della [[provincia di Vicenza]].
 
{{Cimitero
|Nome= Ossario del Pasubio
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[[File:Provincia di Vicenza-Stemma.png|upright|thumb|I quattro ossari nello stemma della provincia di Vicenza: l'ossario del Pasubio, l'[[ossario del monte Cimone]], il [[sacrario militare di Asiago]] ed il [[sacrario militare del monte Grappa]].]]
Il '''sacello-ossario del Pasubio''', più noto come '''ossario del Pasubio''', è un monumento dedicato ai caduti della [[prima guerra mondiale]]. Si trova sul [[colle Bellavista]] che domina la [[Val Leogra]], proprio sotto il [[monte Cornetto]] a circa 2 km da [[Pian delle Fugazze]], collegato al passo stesso dalla diramazione della ex [[Strada statale 46 del Pasubio|strada statale 46]]. La posizione che è stata scelta permette di vedere la sagoma dell'[[Ossario monumentale|ossario]] da tutta la pianura vicentina.
[[File:P28.28-01 Inagurazione dell'Ossario sul Pasubio.jpg|thumb|left|upright|Inaugurazione dell'ossario nel 1926]]
 
[[File:Domenica del corriere pasubio.jpg|thumb|left|Domenica del corriere con copertina dedicata all'Ossario del Pasubio]]
L'ossario del Pasubio, insieme a quelli di [[Ossario del monte Cimone|Tonezza del Cimone]], del [[Sacrario militare del monte Grappa|monte Grappa]] e di [[Sacrario militare di Asiago|Asiago]] compare in uno dei quattro quarti dello stemma della [[provincia di Vicenza]].
[[File:Veduta della vallata dalla sommittà della torre dell'ossario del Pasubio.jpg|thumb|left|Veduta della vallata dalla sommità della torre dell'ossario del Pasubio]]
==Cenni storici==
 
==Cenni storici==
[[File:P28.28-01 Inagurazione dell'Ossario sul Pasubio.jpg|thumb|left|upright|Inaugurazione dell'ossario nel 1926]]
Viene costruito a quota 1.217 slm tra il 1920 e il [[1926]] per iniziativa della Fondazione "3 novembre 1918 pro combattenti della 1ª Armata", inaugurato il 29 agosto 1926.
 
==Caratteristiche==
 
[[File:Tito Chini, affreschi nel sacello Ossario del Pasubio dove è ritratto Guglielmo Pecori Giraldi.jpg|miniatura|Particolare degli affreschi all'interno del sacello ossario dove [[Tito Chini]] ritrae il generale [[Guglielmo Pecori Giraldi]].]]
[[File:Santi affrescati da Tito Chini.jpg|thumb|Santi affrescati da Tito Chini]]
[[File:Provincia di Vicenza-Stemma.png|upright|thumb|I quattro ossari nello stemma della provincia di Vicenza: l'ossario del Pasubio, l'[[ossario del monte Cimone]], il [[sacrario militare di Asiago]] ed il [[sacrario militare del monte Grappa]].]]
[[File:Pasubio 1.jpg|thumb|Affreschi di Tito Chini con scene di guerra all'interno del sacello]]
 
È una possente costruzione progettata da [[Ferruccio Chemello]] e decorata da [[Tito Chini]] e [[Umberto Bellotto]] dalla forma che assomiglia ad un faro alto 35 metri, con una lanterna luminosa sulla sua sommità.<br />
È costituito da due parti: l'ossario ed il sacello. L'ossario, ricavato nel basamento della torre, comprende una cripta centrale e due gallerie concentriche.

Nella cripta sono raccolti i resti di 70 decorati al valore militare e vi è stata tumulata la salma del Generale [[Guglielmo Pecori Giraldi]], che resse il Comando della [[1ª Armata (Regio Esercito)|1ª Armata]] dal 9 maggio [[1916]] sino alla conclusione vittoriosa del novembre [[1918]].
 
Il sacello si trova sul lato opposto del monumento, verso sud, alla sommità di un'ampia gradinata che conduce ad una terrazza con balaustra che circonda la torre.
==Descrizione==
La piccola cappella è ornata con vetrate artistiche e affreschi.
 
Il sacello si trova sul lato opposto del monumento, verso sud, alla sommità di un'ampia gradinata che conduce ad una terrazza con balaustra che circonda la torre da dove si può godere di uno stupendo panorama di tutta la vallata sottostante.
 
La cripta, la piccola cappella al piano terra e tutti i piani del Sacello sono decorati con vetrate artistiche e affreschi della Fornaci San Lorenzo, Manifattura Chini di [[Borgo San Lorenzo]] all'epoca diretta da [[Tito Chini]], che lo vedono protagonista in prima persona avendo progettato e ornato tutto il complesso firmandosi entrando al piano terra frontalmente sotto la "teoria dei santi guerrieri" sulla sinistra con la scritta "Tito Chini decorò 1926" affiancata da un'immagine di un occhio.
 
La “Fondazione 3 Novembre 1918”, voluta da Guglielmo Pecori Giraldi e dedicata alla memoria dei caduti della Grande Guerra, eresse questo Sacello-Ossario la cui decorazione pittorica interna fu affidata proprio a [[Tito Chini]] il quale decorò anche gli Ossari di guerra di Treviso, Schio, Verona, Trento e il Tempio-Ossario di Bassano del Grappa.<ref>Per dettagliate informazioni riguardo alle decorazioni interne realizzate da Tito Chini vedi: ''L’Ossario sul Pasubio,'' in “Il Messaggero del Mugello”, 14 novembre 1926 n° 45.</ref> L’inaugurazione del Sacello-Ossario del Pasubio avvenne il 29 agosto 1926 alla presenza del re, e da allora fino ad oggi, si ripete il pellegrinaggio annuale in onore e in memoria della 1ª Armata. [[Guglielmo Pecori Giraldi]] tornò sempre sul colle sacro ed espresse anche il desiderio di essere sepolto lì come accadde il 19 luglio del 1953 quando la salma del generale fu traslata dalla cappella gentilizia della famiglia Pecori Giraldi nella Villa Rimorelli a [[Borgo San Lorenzo]], dove era stata custodita per dodici anni.<ref>Vedi : Inaugurazione del Sacello Ossario sul Pasubio, in “Il Messaggero del Mugello” 8 agosto 1926 n° 31; Sul Pasubio, in “Il Messaggero del Mugello” 29 agosto 1926 n° 34 ; Ossario sul Pasubio, in “Il Messaggero del Mugello” 5 settembre 1926 n° 35.</ref>
L'apparato decorativo interno è molto complesso: dalla teoria dei santi a piano terra si ascende all'interno della torre in un percorso che non cela immagini della guerra, le condizioni dei soldati, fino ad arrivare alla sommità cui si accede attraverso una stretta scala.
Ricorre spesso il richiamo alla Prima Armata e sulle vetrate il motto FERT.
 
L’inaugurazione del Sacello-Ossario del Pasubio avvenne il 29 agosto 1926 alla presenza del re, e da allora fino ad oggi, si ripete il pellegrinaggio annuale in onore e in memoria della 1ª Armata.
 
[[Guglielmo Pecori Giraldi]] tornò sempre sul colle sacro ed espresse anche il desiderio di essere sepolto lì come accadde il 19 luglio del 1953 quando la salma del generale fu traslata dalla cappella gentilizia della famiglia Pecori Giraldi nella Villa Rimorelli a [[Borgo San Lorenzo]], dove era stata custodita per dodici anni.<ref>Vedi : Inaugurazione del Sacello Ossario sul Pasubio, in “Il Messaggero del Mugello” 8 agosto 1926 n° 31; Sul Pasubio, in “Il Messaggero del Mugello” 29 agosto 1926 n° 34 ; Ossario sul Pasubio, in “Il Messaggero del Mugello” 5 settembre 1926 n° 35.</ref>
 
La “Fondazione 3 Novembre 1918”, voluta da Guglielmo Pecori Giraldi e dedicata alla memoria dei caduti della Grande Guerra, eresse questo Sacello-Ossario la cui decorazione pittorica interna fu affidata proprio a [[Tito Chini]] il quale decorò anche gli Ossari di guerra di Treviso, Schio, Verona, Trento e il Tempio-Ossario di Bassano del Grappa.<ref>Per dettagliate informazioni riguardo alle decorazioni interne realizzate da Tito Chini vedi: ''L’Ossario sul Pasubio,'' in “Il Messaggero del Mugello”, 14 novembre 1926 n° 45.</ref> L’inaugurazione del Sacello-Ossario del Pasubio avvenne il 29 agosto 1926 alla presenza del re, e da allora fino ad oggi, si ripete il pellegrinaggio annuale in onore e in memoria della 1ª Armata. [[Guglielmo Pecori Giraldi]] tornò sempre sul colle sacro ed espresse anche il desiderio di essere sepolto lì come accadde il 19 luglio del 1953 quando la salma del generale fu traslata dalla cappella gentilizia della famiglia Pecori Giraldi nella Villa Rimorelli a [[Borgo San Lorenzo]], dove era stata custodita per dodici anni.<ref>Vedi : Inaugurazione del Sacello Ossario sul Pasubio, in “Il Messaggero del Mugello” 8 agosto 1926 n° 31; Sul Pasubio, in “Il Messaggero del Mugello” 29 agosto 1926 n° 34 ; Ossario sul Pasubio, in “Il Messaggero del Mugello” 5 settembre 1926 n° 35.</ref>
Il sacello è costituito da una torre piramidale alta 35 metri costruita con la medesima pietra della montagna che i soldati avevano calpestato, ed al suo interno sono custodite le ossa dei morti recuperate nella zona del Pasubio.<ref>Elisa Marianini ''La memoria dei caduti della Grande Guerra in Mugello, una ferita salvata dalla bellezza'', Edizione Noferini, Borgo San Lorenzo (FI), 2015. pp. 25-27.</ref>
 
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==Caduti==
Contiene i resti di 5.146 soldati italiani e 40 austro-ungarici caduti durante la [[prima guerra mondiale]] sul [[monte Pasubio]].<ref name=Trentino/>
Le ossa dei caduti, in molte teche in cui sono custodite, sono a vista.
 
==Ricorrenze==