Enzo Ferrari: differenze tra le versioni

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Stando a quanto da lui stesso raccontato, Enzo Ferrari sarebbe nato a [[Modena]] il 18 febbraio del [[1898]], ma il padre denunciò la sua nascita all'anagrafe soltanto due giorni dopo, a causa di una fortissima nevicata che bloccò le strade, facendolo dunque risultare come nato il 20 febbraio.<ref>"Ho esaudito i sogni?", [[La Stampa]] 18 febbraio 1988 - numero 38 - pagina 23. Consultabile nell'[http://www.archiviolastampa.it/ Archivio Storico].</ref> La notizia della nevicata però non trova riscontro dalle osservazioni meteorologiche di quel giorno, in cui secondo l'Osservatorio Geofisico dell'Università di Modena e Reggio Emilia si registrò una temperatura minima di -1.8&nbsp;°C e massima di +10.8&nbsp;°C, senza alcun fenomeno nevoso in quel giorno e anche nell'intero mese di febbraio.<ref>L. Lombroso, S. Quattrocchi, L'osservatorio di Modena: 180 anni di misure meteoclimatiche, edizioni SMS ISBN 978-88-903023-2-9.</ref> Inoltre, la nascita del piccolo Enzo fu denunciata all'anagrafe dalla levatrice, in quanto il padre era assente, come risulta dall'atto di nascita n.287/1898 del Comune di Modena.<ref>{{cita web|url=http://www.antenati.san.beniculturali.it/v/Archivio+di+Stato+di+Modena/Stato+civile+italiano/Modena/Nati/1898/Parte+1/005117536_00519.jpg.html?g2_imageViewsIndex=0|titolo=Atto di nascita di Enzo Ferrari}}</ref><ref>{{cita web|url=http://ricerca.gelocal.it/gazzettadimodena/archivio/gazzettadimodena/1998/01/29/DC602.html?ref=search|titolo=Enzo Ferrari. Anagrafe Documento riapre il giallo della nascita Il costruttore ha visto la luce il 20 e non il 18 febbraio 1898|autore=Sandro Bellei|data=29 gennaio 1998|rivista=[[Gazzetta di Modena]]|accesso=17 ottobre 2018}}</ref><ref>{{cita news|url=http://ricerca.gelocal.it/gazzettadimodena/archivio/gazzettadimodena/1998/01/31/DC101.html|titolo=Enzo Ferrari. La sua casa natale è dimenticata alla periferia della città Trasformatela in museo Vengono a visitarla appassionati da ogni parte del mondo ma i modenesi non sanno nemmeno che esista o dove sia|autore=Sandro Bellei|data=31 gennaio 1998|rivista=[[Gazzetta di Modena]]|accesso=17 ottobre 2018}}</ref> Al riguardo, occorre però aggiungere che la madre di Enzo Ferrari era solita spedire a Maranello, puntualmente ogni 20 febbraio, un telegramma di auguri per il compleanno del figlio.
 
=== Infanzia e giovinezza ===} visto che l'erede designato era il primogenito Alfredo Junior, detto Dino (da non confondere con l'[[Dino Ferrari|omonimo figlio]] di Enzo). Il padre, Alfredo Ferrari, era originario di [[Carpi]] (in [[provincia di Modena]]), mentre la madre, Adalgisa Bisbini, era nata a [[Marano sul Panaro]] (in [[provincia di Modena]]). La famiglia viveva in ''via Paolo Ferrari 85'', nella casa adiacente all'officina di carpenteria meccanica fondata da Alfredo, che lavorava per le vicine ferrovie; il complesso abitativo, unitamente a una nuova galleria espositiva, è attualmente sede del [[Museo casa Enzo Ferrari|museo Enzo Ferrari]].
 
A differenza del fratello maggiore Dino, Enzo aveva un rendimento scolastico piuttosto scarso e allo studio preferiva di gran lunga lavorare nell'officina del padre (ne fu un esempio la partecipazione alla realizzazione della pensilina della [[stazione di Giulianova]] nel [[1914]]<ref>[http://ricerca.gelocal.it/ilcentro/archivio/ilcentro/2007/03/26/CM1CZ_CM105.html Enzo Ferrari e il padre realizzarono la pensilina in ferro della stazione di Giulianova].</ref>), che l'avrebbe voluto ingegnere, sognando invece di poter concretare una delle sue passioni adolescenziali. Infatti avrebbe voluto divenire tenore d'operetta o giornalista sportivo o pilota automobilistico. Compì le prime esperienze di guida sulla [[Diatto]] di famiglia e il 16 novembre [[1914]] riuscì a far pubblicare il suo resoconto della partita di calcio {{Calcio Modena|N}}-[[Football Club Internazionale Milano|Inter]] sulla ''[[Gazzetta dello Sport]]''.<ref name=StoriaIllustrata4_96>Storia Illustrata, n.4/1996, pag. 9.</ref>