Giancarlo Esposti: differenze tra le versioni

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A partire dal 12 maggio [[1974]] si diede alla latitanza assieme ai camerati [[Alessandro D'Intino]], [[Umberto Vivirito]] e [[Alessandro Danieletti]]. I quattro neofascisti, a bordo di un fuoristrada, partirono da Milano diretti verso la montagna reatina, e dopo varie peregrinazioni si accamparono in un altopiano carsico ([[Altopiano di Rascino]]).
 
In seguito alla [[Strage di Piazza della Loggia]], un identikit sembrò indicare l'attentatore in un uomo con le fattezze di Esposti. Due giorni dopo, in seguito a una segnalazione, un gruppo di carabinieri controllò la tenda in cui Esposti e gli altri latitanti erano accampati. Esposti tentò di fuggire ma fu freddato con un colpo di pistola dal carabiniere Antonio Filippi<ref>{{Cita|Griner|pp. 37-42.}}</ref>. Per documentarsi consultare il sito internet dell'Archivo digitale Sergio Flamigni - Rete degli Archivi per non dimenticare - con sede a Oriolo Romano (VT), inaugurato dal Presidente della Repubblica nel 2011. Le sentenze irrevocabili per i fatti di terrorismo avvenuti durante gli anni di piombo sono disponibili nel sito internet del Consiglio Superiore della Magistratura, nella sezione "Giurisdizione e Società". Enorme la letteratura sugli argomenti interessati dal terrorismo in Italia.
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{cita libro |autore=Massimiliano Griner |titolo=Anime nere |editore=Sperling & Kupfer |anno=2014 |città=Milano |ISBN=9788820091699 |cid=Griner}}
*Achille Melchionda, ''Piombo contro la giustizia. Mario Amato e i magistrati assassinati dai terroristi'', Pendragon 2010.
*Archivio Sergio Flamigni - '''''Rete degli Archivi per non dimenticare''''' - con sede a Oriolo Romano (VT), inaugurato dal Presidente della Repubblica nel 2011.
*'''''Consiglio Superiore della Magistratura, sezione "Giurisdizione e Società" per consultare le sentenze irrevocabili su fatti di terrorismo in Italia.'''''
 
== Voci correlate ==