Biandronno: differenze tra le versioni

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La particolarità di Biandronno (e di molti comuni limitrofi), è quella di essere stata, durante il [[Boom economico italiano|boom economico]], un centro di grande afflusso migratorio di genti provenienti dalle regioni che all'epoca erano a prevalenza agricola, sia del nord che del sud Italia. Subendo, per questo motivo un celere incremento demografico e di conseguente vita sociale, grazie prevalentemente all'insediamento della fabbrica [[Ignis|IGNIS]] avvenuta ad opera dell'industriale [[Giovanni Borghi]].
 
La fabbrica ha modificato radicalmente il territorio ed il tessuto socialesocio-culturale del paese.
 
L'arrivo di tale realtà risale al 1953. Anomalo fu che l'azienda venne costruita in luoghi dove all'epoca non v'era nulla. Non in città o nelle vicinanze, ma in aperta campagna, più che altro palustre, dove l'occupazione maggiore all'epoca era l'estrazione della torba. La visione paternalistica del Borghi nella gestione aziendale e la ricerca della creazione di un modello di fabbrica che fosse vicino alle esigenze della classe operaia lì impiegata, lo portarono a realizzare strutture come asili nido, centri sportivi, patrocini ad attività sportive a livello sia locale che esteso su tutta la provincia. Alcune di queste strutture, sul territorio di Biandronno, sono ancora presenti ([http://www.comune.biandronno.va.it/dettagli.aspx?c=1&sc=26&id=17&tbl=contenuti Scuola dell'Infanzia Cassinetta], ecc). Altre sono state letteralmente abbandonate.