Archimede: differenze tra le versioni
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Considerato come uno dei più grandi [[Scienziato|scienziati]] e matematici della storia, i contributi di Archimede spaziano dalla [[geometria]] all'[[idrostatica]], dall'[[ottica]] alla [[meccanica (fisica)|meccanica]]. Fu in grado di calcolare la superficie e il volume della [[sfera]] e intuì [[Principio di Archimede|le leggi che regolano il galleggiamento dei corpi]]. In campo [[ingegneria|ingegneristico]], Archimede scoprì e sfruttò i principi di funzionamento delle [[leva (fisica)|leve]] e il suo stesso nome è associato a numerose macchine e dispositivi, come la [[vite di Archimede]], a dimostrazione della sua capacità inventiva. Circondate ancora da un alone di mistero sono invece le macchine da guerra che Archimede avrebbe preparato per difendere Siracusa dall'[[Assedio di Siracusa (212 a.C.)|assedio romano]].
La vita di Archimede è ricordata attraverso numerosi aneddoti, talvolta di origine incerta, che hanno contribuito a costruire la figura dello scienziato nella mente collettiva. Ad esempio, è rimasta celebre nei secoli l'esclamazione ''[[eureka (parola)|hèureka]]!'' (εὕρηκα! - ''ho trovato!'') a lui attribuita dopo la scoperta del principio che porta il suo nome<ref>G. Cambiano, ''Scoperta e dimostrazione in Archimede'', in «Figure meccaniche, sogni, saggi sulla scienza antica», ''Storia e letteratura'' 232, Roma 2006, pp. 111-130</ref>.
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[[File:Gerhard Thieme Archimedes.jpg|thumb|Statua di Archimede al [[Treptower Park]] di [[Berlino]]]]
Si hanno pochi dati certi sulla sua vita.
L'unica cosa certa è che egli fu veramente in contatto con Conone (come si evince dal rimpianto per la sua morte espresso in alcune opere<ref>Cfr. l'incipit delle opere ''[[Quadratura della parabola]]'' e ''[[Sulle spirali]]''</ref>) che però potrebbe aver conosciuto in Sicilia. Tenne corrispondenza con vari scienziati di Alessandria, tra cui [[Eratostene di Cirene|Eratostene]], al quale dedicò il trattato ''Il metodo'' e [[Dositeo (matematico)|Dositeo]]. Un esempio valido pervenutoci sulla collaborazione tra lo scienziato e gli alessandrini è la lettera di premessa al trattato ''Sulle spirali''.<ref>{{Cita libro|autore=Lucino Canfora|titolo=Storia della Letteratura Greca|anno=1989|editore=Laterza|città=|p=474|ISBN=88-421-0205-9}}</ref>
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