Giovanni Segantini: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Museo Segantini
Angebe (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
Riga 69:
A [[Maloja (Bregaglia)|Maloja]], il villaggio alpino che lo ospitò dal [[1894]] fino alla morte, i luoghi che il pittore frequentava, verso i quali passeggiava e nei quali traeva l'ispirazione per le sue opere sono oggi uniti da un percorso commemorativo in 12 tappe, il "Segantini Weg": percorrendolo (è una semplice escursione di circa 2 ore), si può visitare il cosiddetto Atelier, riproduzione in legno e in scala ridotta di quello che doveva essere il padiglione engadinese all'[[Esposizione universale|Esposizione Universale]] di [[Parigi]] del [[1900]], nonché il piccolo cimitero nel quale il pittore venne sepolto.
 
[[St. Moritz]], il centro più importante dell'[[Engadina]], ospita invece il [[Museo Segantini|Segantini Museum]], a tutt'oggi la più grande raccolta di opere del pittore italiano. Venne creato per dare una degna collocazione al grandioso ''Trittico delle Alpi'', al quale poi si aggiunsero varie opere e molti disegni preparatori; progettato dall'architetto Nicholaus Hartmann (1880–1956), fu inaugurato nel [[1908]]. In occasione del decennale della morte di Segantini, il museo è stato ristrutturato e ampliato, sia negli ambienti espositivi, che nella collezione: esso custodisce 55 tele e opere su carta, insieme con molti disegni e bozzetti a matita, pastello e carboncino. Nel percorso espositivo è documentata l'intera evoluzione artistica di Segantini: tra le altre opere esposte, al periodo pre-divisionista risalgono le tele ''La vacca nella stalla'' del [[1882]], ''La benedizione delle pecore'' del [[1884]] e ''La tosatura delle pecore'' del [[1886]]-[[1887]]; l'adesione al [[divisionismo]] è documentata da ''Il capriolo morto'' del [[1892]] e ''La raccolta del fieno'' del [[1889]]-[[1898]]; il momento centrale della visita è offerto dalla grande sala, sormontata dalla cupola centrale del museo, che ospita il ''Trittico delle Alpi'', insieme con l'intera sequenza dei bozzetti preparatori.
 
Sullo Schafberg, il monte sopra [[Pontresina]] ove Segantini morì e dal quale si domina l'intera alta Engadina, è stato intitolato al pittore il rifugio alpino ''Chamanna Segantini''.