Patti Lateranensi: differenze tra le versioni

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===Gli accordi politici===
I Patti Lateranensi (la «Conciliazione») tra Stato e Chiesa nel 1929 per la risoluzione della "[[Questione romana]]" si conclusero in maniera soddisfacente per le parti in causa. L'inizio di trattative segrete avvenne grazie all'iniziativa di tre zelanti sacerdoti: padre [[Giovanni Genocchi]] dei [[Missionari del Sacro Cuore di Gesù]], di don [[Giovanni Minozzi]] fondatore con padree [[Giovanni Semeria]], fondatori dell'[[Opera Nazionalenazionale per il Mezzogiorno d'Italia|O.N.M.I.]]. Quest'ultimo riferì che proprio in casa di suoi parenti i tre si riunirono per discutere e studiare la possibilità di trovare una via di uscita per riallacciare le relazioni tra Stato e Chiesa. Le discussioni e i lavori durarono tre giorni al termine dei quali padre Genocchi si incaricò di portare all'allora segretario di Stato Vaticano, il cardinale Pietro Gasparri, il risultato del loro lavoro. L'alto prelato della [[Curia romana]] rimase "trasecolato" per tale iniziativa personale dei tre sacerdoti.
 
Finalmente il 26 agosto [[1926]] furono designati ufficiosamente e informalmente due incaricati: uno dal governo [[Benito Mussolini|Mussolini]] e l'altro da parte di [[papa Pio XI]].