Codice sorgente: differenze tra le versioni

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== Caratteristiche ==
===Struttura===
{{vedi anche|Ambiente (programmazione)}}
[[File:GeSHi_screenshot.png|thumb|right|Esempio di codice sorgente scritto in [[linguaggio Java]]]]
Tipicamente un codice sorgente si compone di dichiarazioni di [[variabile (informatica)|variabili]] (locali e/o globali), eventuale inizializzazione di queste tramite assegnamento, [[costante (informatica)|costanti]], [[istruzione (informatica)|istruzioni]] e [[funzione (informatica)|funzioni]] che agiscono sulle variabili, [[struttura di controllo|strutture di controllo]] del flusso di esecuzione, secondo un certo [[paradigma di programmazione]]. Particolare rilevanza teorica al riguardo assume il [[teorema di Böhm-Jacopini]] che afferma che qualunque algoritmo può essere implementato utilizzando tre sole strutture, la [[sequenza (informatica)|sequenza]], la [[selezione (informatica)|selezione]] ed il ciclo ([[iterazione]]), da applicare ricorsivamente alla composizione di istruzioni elementari.
 
In linea teorica un buono stile di programmazione prevede la stesura del codice sorgente cercando un compromesso tra la leggibilità del codice, a vantaggio della manutenibilità, e l'efficienza computazionale in termini di tempo di esecuzione e consumo di [[risorsa informatica|risorse]] ([[memoria (informatica)|memoria]] e processore). Secondo la [[best practices]] si cercherà dunque di eliminare o evitare il più possibile [[codice ridondante]] e [[codice morto]].
 
===Scrittura===
[[File:Python_add5_syntax.svg|right|thumb|Esempio di codice sorgente in [[Python]]. L'[[Syntax highlighting|evidenziazione]] di alcune parti di codice è uno strumento comune fra i programmatori per orientarsi fra il codice. Visibile anche l'[[indentazione]], le [[struttura di controllo|strutture condizionali]] e [[iterazione|iterative]].]]
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Nell'ambito dello sviluppo software il codice sorgente di un programma e la sua complessità è valutato in termini di ''linee di codice'' prodotte o da produrre, mentre i tempi di realizzazione in anni-uomo nell'ipotesi puramente indicativa-comparativa di un singolo sviluppatore.
 
===Struttura===
{{vedi anche|Ambiente (programmazione)}}
[[File:GeSHi_screenshot.png|thumb|right|Esempio di codice sorgente scritto in [[linguaggio Java]]]]
Tipicamente un codice sorgente si compone di dichiarazioni di [[variabile (informatica)|variabili]] (locali e/o globali), eventuale inizializzazione di queste tramite assegnamento, [[costante (informatica)|costanti]], [[istruzione (informatica)|istruzioni]] e [[funzione (informatica)|funzioni]] che agiscono sulle variabili, [[struttura di controllo|strutture di controllo]] del flusso di esecuzione, secondo un certo [[paradigma di programmazione]]. Particolare rilevanza teorica al riguardo assume il [[teorema di Böhm-Jacopini]] che afferma che qualunque algoritmo può essere implementato utilizzando tre sole strutture, la [[sequenza (informatica)|sequenza]], la [[selezione (informatica)|selezione]] ed il ciclo ([[iterazione]]), da applicare ricorsivamente alla composizione di istruzioni elementari.
 
In linea teorica un buono stile di programmazione prevede la stesura del codice sorgente cercando un compromesso tra la leggibilità del codice, a vantaggio della manutenibilità, e l'efficienza computazionale in termini di tempo di esecuzione e consumo di [[risorsa informatica|risorse]] ([[memoria (informatica)|memoria]] e processore). Secondo la [[best practices]] si cercherà dunque di eliminare o evitare il più possibile [[codice ridondante]] e [[codice morto]].
 
===Esecuzione===