Ninco Nanco: differenze tra le versioni

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===La morte===
[[File:NincoNanco.jpg|thumb|Cadavere di Ninco Nanco]]
L'attività di Ninco Nanco iniziò a perdere colpi l'8 febbraio [[1864]], quando la sua banda fu decimata presso Avigliano e diciassette dei suoi uomini furono uccisi. Il 15 febbraio dello stesso anno, venne emessa una taglia di 15.000 lire sul brigante. Circa un mese dopo, il 13 marzo, Ninco Nanco e 2due dei suoi fedeli (uno di questi era suo fratello Francescantonio) furono braccati nei pressi di [[Lagopesole]] dalla Guardia Nazionale di Avigliano. Vennero giustiziati subito presso Frusci (frazione di Avigliano) e Ninco Nanco morì per mano del caporale della [[Guardia Nazionale Italiana|G.N.]], Nicola Coviello, con due colpi di cui uno dritto nella gola, per vendicarsi dell'assassinio del cognato compiuto dal brigante aviglianese il 27 giugno [[1863]].
 
Tuttavia, altre ipotesi ritengono che il brigante venne ucciso per ordine del comandante della G.N. aviglianese, Don Benedetto Corbo, appartenente ad una delle maggiori famiglie gentilizie della zona, per evitare che venissero alla luce sue presunte connivenze con le bande. Due mesi dopo, lo stesso Corbo fu coinvolto in un'altra vicenda di complicità con i briganti e venne accusato dal generale Baligno, comandante delle truppe di [[Basilicata]], di aver rilasciato senza permesso alcuni briganti appartenenti alla banda Ninco Nanco.