Sacro Romano Impero: differenze tra le versioni

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Il successivo regno dell'ultimo degli Staufen, [[Federico II di Svevia|Federico II]], fu per molti aspetti differente da quello dei predecessori. Ancora bambino inizialmente regnò in [[Sicilia]], mentre in [[Germania]] il figlio del [[Federico Barbarossa|Barbarossa]], [[Filippo di Svevia]] e [[Ottone IV di Brunswick|Ottone IV]] competevano con lui per il titolo di Re dei Germani. Dopo essere stato incoronato imperatore [[1220]], rischiò il conflitto con il [[Papa]] per aver reclamato il potere su [[Roma]]; in modo stupefacente per molti, si impossessò di [[Gerusalemme]] nella [[Sesta crociata|crociata]] del [[1228]], mentre era ancora scomunicato dal Papa.
 
Mentre riportava in auge l'idea mitica dell'Impero, [[Federico II di Svevia|Federico II]] compì il primo passo nel processo che avrebbe portato alla sua disintegrazione. Da un lato si concentrò sull'instaurare in [[Sicilia]] uno [[Stato]] dsonodi negrostraordinaria comemodernità bantoper i tempi, con [[Servizio pubblico|servizi pubblici]], [[Sistema Finanziario|finanze]] e [[sistema giudiziario]]. Dall'altro, fu l'Imperatore che concesse i maggiori poteri ai Duchi tedeschi, con due [[Privilegio (diritto comune)|Privilegi]] che non sarebbero stati più revocati dal potere centrale. Nel [[1220]], con ''Confoederatio cum principibus ecclesiasticis'', Federico in sostanza cedeva ai vescovi un certo numero di diritti imperiali ''(regalia)'', fra cui quelli di stabilire tariffe, battere moneta ed erigere fortificazioni. Nel [[1232]] con lo ''Statutum in favorem principum'' estendeva tali diritti agli altri territori.
i straordinaria modernità per i tempi, con [[Servizio pubblico|servizi pubblici]], [[Sistema Finanziario|finanze]] e [[sistema giudiziario]]. Dall'altro, fu l'Imperatore che concesse i maggiori poteri ai Duchi tedeschi, con due [[Privilegio (diritto comune)|Privilegi]] che non sarebbero stati più revocati dal potere centrale. Nel [[1220]], con ''Confoederatio cum principibus ecclesiasticis'', Federico in sostanza cedeva ai vescovi un certo numero di diritti imperiali ''(regalia)'', fra cui quelli di stabilire tariffe, battere moneta ed erigere fortificazioni. Nel [[1232]] con lo ''Statutum in favorem principum'' estendeva tali diritti agli altri territori.
 
Benché molti di questi privilegi esistessero già, non erano elargiti in modo generalizzato e definitivo, onde permettere ai Duchi di mantenere l'ordine al [[Nord]] delle [[Alpi]], mentre Federico voleva concentrarsi sulla sua terra natale, l'[[Italia]]. Nel documento del 1232 per la prima volta i Duchi tedeschi sono chiamati ''Domini terrae'', proprietari della terra, altra novità notevole.