Modest Petrovič Musorgskij: differenze tra le versioni

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Rimskij-Korsakov propose, dopo la morte dell'autore, una propria revisione e nuova strumentazione del ''Boris'', pur intuendo che esso sfuggiva alle convenzioni, allora dominanti anche in Russia, del ''Grand-Opéra''; fu nel 1925 che il governo sovietico acconsentì alla richiesta di ripristinare la versione originale di Musorgskij, e incaricò Paul Lamm di curare un'[[edizione]] [[Filologia|filologica]] dell'''opera omnia''. Il ''Boris'' originale - nelle due versioni del 1869 e del 1872 - fu un'autentica rivelazione: quelle che in precedenza erano state considerate inesattezze o addirittura errori si rivelarono come geniali anticipazioni di conquiste molto recenti. Già [[Claude Debussy|Debussy]], che aveva analizzato il ''Boris'' nell'edizione revisionata da Rimskij-Korsakov, lo aveva intuito; gli elementi modali, ritmici e melodici dei materiali etnici russi si ripresentavano ora nella loro genuinità, che Korsakov aveva addolcita e ovattata. Da allora la versione più eseguita risulta quella di Lamm, ma anche quella di Korsakov figura ancora nel repertorio dei teatri lirici. Anche [[Dmitrij Šostakovič]] ha realizzato una propria versione (1939-40) dell'opera così per ''Chovanščina'', l'altra grande opera lirica di Musorgskij non terminata (1959).
 
La sua musica non fu sufficientemente apprezzata dalla critica ufficiale a lui contemporanea, ed alcuni eventi personali (in particolare la scomparsa della madre e della donna amata) lo fecero precipitare in uno stato depressivo e favorirono la tendenza all'alcolismo (contratto durante la vita militare e del quale non riuscì mai a liberarsi), provocandogli un grave collasso. Ricoverato presso l'ospedale militare Nikolaevskij di San Pietroburgo, dove gli furono riscontrate varie affezioni e insufficienze, grazie alle cure, le sue condizioni sembrarono migliorare rapidamente. Fu durante quel periodo di degenza che [[Il'ja Efimovič Repin|Repin]], presentatogli da un comune amico, dipinse l'unico ritratto esistente del musicista. Ricevuto del denaro dal fratello, Musorgskij riuscì, corrompendo una guardia con 25 [[rublo|rubli]], a farsi portare del vino. Ultima bottiglia che risulterà fatale; alle cinque del mattino del 28 marzo 1881, a soli quarantadue anni, l'artista morì. L'infermiera che lo assisteva, affermò che poco prima di morire, Musorgskij si levò improvvisamente gridando: "Vse končeno. Ach ja nesčastnyj!" (''È finita! Ah, me miserabile!'').
 
==Composizioni==