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Alcuni tra i volontari della spedizione appartenevano al gruppo religioso dei [[quaccheri]], che crede nella pratica delle proteste non violente. Questa prima azione diretta e non violenta diverrà tipica della testimonianza di Greenpeace.
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{{vedi anche|Mururoa}}
Conclusasi l'esperienza di Amchitka la [[Fondazione (ente)|fondazione]] Greenpeace avanzava ancora un po' di denaro e in quel periodo dall'altra parte del mondo, a [[Moruroa]] nell'oceano Pacifico meridionale, stavolta la [[Francia]] stava progettando altri [[test atomico|test atomici]] in atmosfera.
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[[File:UC Sampdoria e Greenpeace (1995) - Eriksson, Mancini, Karembeu, Seedorf, Mihajlović.png|thumb|La {{Calcio Sampdoria|N}} schierata nel 1995 a fianco di Greenpeace contro i [[Force de frappe|test nucleari francesi]] a [[Mururoa]].]]
Il luogo distava 3500 miglia, McTaggart preparò il suo panfilo, il ''Vega'' (rinominato ''Greenpeace III'') e salpò nell'aprile del [[1972]] con un equipaggio di cinque persone. Il viaggio era pericoloso, sia per la lunga distanza da coprire, sia perché l'esplosione sarebbe avvenuta in atmosfera con ricadute [[Radioattività|radioattive]] nel raggio di 100 miglia. McTaggard possedeva un documento preparato con molta cura dall'Università di
L'esperimento fu ritardato, i francesi temevano reazioni a livello internazionale se la bomba avesse ucciso l'equipaggio. I segnali da parte dei francesi furono molteplici: un aereo a volo radente sopra il ''Vega'', la "scorta" navale, un pallone aerostatico con il detonatore, ma il ''Vega'' rimaneva in zona fino allo [[speronamento]] da parte di un dragamine che fece male i calcoli in condizioni di maltempo. I marinai francesi erano tesi e spaventati dalla situazione, il panfilo venne traghettato fino alla zona dell'esperimento per poter essere riparato. Il ''Vega'' a questo punto ripartì e l'esperimento fu inevitabile. McTaggart iniziò una battaglia legale per essere risarcito del danno subito "nell'atto di pirateria", con il protrarsi della burocrazia però decise di rinunciare. L'anno successivo, nel [[1973]], la Francia decise di riprendere gli esperimenti e McTaggart si ripresentò con il ''Vega'' riparato e un equipaggio con anche dei [[fotoreporter]], ma i francesi, senza perdere tempo, lo abbordarono e lo ferirono, [[Anna-Marie Horne]] riuscì a fotografare il tutto e a salvare il rullino mentre il panfilo venne sequestrato e l'equipaggio deportato. La notizia della protesta e dell'assalto dei francesi fece il giro del mondo e, nel [[1974]], la Francia annunciò la fine dei test atmosferici.
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