Palazzo Te: differenze tra le versioni

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Le prime testimonianze in merito alla presenza della fabbrica del Te si hanno nel 1526, quando viene citato un edificio in costruzione che sorge vicino alla città, tra i laghi, sulla direttrice della Chiesa e del [[Museo della città di palazzo San Sebastiano|Palazzo di San Sebastiano]].
 
La zona risultava paludosa e lacustre, ma i Gonzaga la fecero bonificare e [[Francesco II Gonzaga|Francesco II]] la scelse come luogo di addestramento dei suoi pregiati e amati cavalli. Morto il padre e divenuto signore di Mantova, Federico II, suo figlio, decise di trasformare l'isoletta nel luogo dello svago e, del riposo e dei festosi ricevimenti conassieme gli ospiti più illustri, e dove poter sottrarsi ai doveri istituzionali assieme alla sua amante [[Isabella Boschetti]].
 
Abituato com'era stato sin da bambino all'agio e alla raffinatezza delle ville romane, trovò ottimo realizzatore della sua idea di "isola felice" l'architetto pittore Giulio Romano e alcuni suoi collaboratori, tra cui [[Raffaellino del Colle]] con cui aveva lavorato a Roma al seguito di [[Raffaello]]. Alternando gli elementi architettonici a quelli naturali che la zona offriva, decorando sublimemente stanze e facciate, l'architetto espresse tutta la sua fantasia e bravura nella costruzione di palazzo Te.