Romanzo criminale - La serie: differenze tra le versioni

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La 20th Century Fox Home Entertainment ha messo la seconda stagione in commercio nel mercato italiano in DVD il 19 ottobre [[2011]]<ref>[http://www.mymovies.it/film/2010/romanzocriminale2laserie/ Romanzo Criminale 2 - La Serie - MYmovies<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>; la confezione è composta da quattro dischi. Il 23 novembre [[2011]] è stata pubblicata una confezione comprendente le due stagioni e composta da otto DVD<ref>[http://film-dvd.dvd.it/dvd-serie-tv/produzione-italiana/romanzo-criminale/romanzo-criminale-stagione-1-2-8-dvd/dettaglio/id-3485039/ DVD Romanzo Criminale Stagione 1 + 2 (8 Dvd) - Serie TV, Trama e Cast - Dvd.it<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120125220957/http://film-dvd.dvd.it/dvd-serie-tv/produzione-italiana/romanzo-criminale/romanzo-criminale-stagione-1-2-8-dvd/dettaglio/id-3485039/ |data=25 gennaio 2012 }}</ref>.
 
== Corrispondenze con i fatti di cronaca ==
* Nelle prime scene dell'episodio iniziale della prima stagione, il Dandi è a casa del Libanese ed al telegiornale si sente la notizia dell'assassinio dell'avvocato [[Fulvio Croce]], ucciso a Torino il 28 aprile [[1977]]. Quindi l'inizio della serie è ambientato in quell'anno, ma in realtà il primo incontro tra [[Franco Giuseppucci]] (il Libanese) e [[Maurizio Abbatino]] (il Freddo) avvenne nel [[1976]]. Nella serie invece questo avvenimento è rappresentato più avanti nella stessa puntata.
* L'automobile del Libanese era in realtà un [[Volkswagen Maggiolino|maggiolino]] e non una [[Mini (1959)|Mini]], e gli venne rubata davanti ad un bar e non all'ippodromo.
* Le principali "batterie"(bande) che diedero vita alla [[banda della Magliana]] si svilupparono lungo l'asse della [[via Ostiense]]: erano quelle di [[Acilia]]/[[Ostia (Roma)|Ostia]], [[Testaccio]]/[[Trastevere]] e [[Magliana]]/[[Trullo]]. Nella serie il Libanese, Dandi, Bufalo e Scrocchiazeppi costituiscono la batteria della [[Magliana]], il Freddo, Fierolocchio e i fratelli Buffoni provengono da [[Testaccio]] mente il Sardo, Ricotta e Trentadenari costituiscono la batteria di [[Acilia]]/[[Ostia (Roma)|Ostia]]. Le provenienze dei vari membri sono state reinventate e invertite rispetto alla realtà: ad esempio Maurizio Abbatino era della [[Magliana]] e Franco Giuseppucci di [[Testaccio]]/[[Trastevere]], e non il contrario come narrato nella serie. Solo la batteria del Sardo corrisponde a quella della realtà. Al momento della divisione delle zone, il Libanese e il Dandi (Giuseppucci e De Pedis nella realtà) si prenderanno proprio [[Testaccio]]/[[Trastevere]]
* Il personaggio di Nembo Kid, che nella serie collabora strettamente con Zio Carlo, corrisponderebbe a Danilo Abbruciati, il quale aveva contatti con la [[criminalità organizzata]] e la [[massoneria]] deviata ma proveniva da Testaccio.
* Il Sardo ha uno spiccato accento [[Lingua napoletana|napoletano]] ed agisce per conto proprio, mentre sappiamo che Nicolino Selis, benché in contatto con la [[Nuova Camorra Organizzata]] di [[Raffaele Cutolo]], era nato a [[Nuoro]] e fu un elemento fondamentale per la formazione della banda, grazie alla sua batteria di [[Acilia]]/[[Ostia (Roma)|Ostia]].
* Il Ricotta della serie corrisponde nella realtà ad Antonio Mancini, detto ''Accattone''. Egli fu uno dei componenti della banda fin dall'inizio, mentre nella fiction si aggrega dopo la sua formazione.
* Il rapimento del duca [[Massimiliano Grazioli Lante della Rovere]] (il Barone Rosellini del romanzo, del film e della serie) avvenne di notte e la macchina del nobile era seguita da quella del fattore della tenuta. Nella serie invece si consuma di mattina e non c'è traccia del fattore.
* La morte di [[Giorgiana Masi]] avvenne nel maggio del [[1977]], ben 6 mesi prima del rapimento Grazioli: sulla serie invece i due eventi sembrano essere avvenuti a stretto giro.
* Il Terribile, che corrisponde nella realtà a Franco Nicolini detto ''Franchino Er criminale'', fu realmente ucciso in un agguato ma questo si consumò nel parcheggio dell'[[ippodromo]] di [[Tor di Valle]] e non in uno scantinato.
* Scrocchiazeppi, ispirato alla figura di Edoardo Toscano, apparteneva in origine alla batteria di Acilia e non a quella del Libanese.
* Nella serie il cadavere del Barone Rosellini viene rinvenuto, ma in realtà il corpo del duca Grazioli Lante della Rovere non è stato mai ritrovato.
* Nella serie il Libanese viene ucciso sotto casa della madre, mentre nella realtà l'omicidio si consumò a piazza San Cosimato all'uscita di un bar.
* I fratelli Cannizzaro, gli assassini del Barone Rosellini, corrispondono alla banda di [[Montespaccato]] che collaborarono con la banda della Magliana nella gestione del sequestro Grazioli Lante della Rovere. In realtà i membri di questa banda non vennero giustiziati come punizione per aver ucciso il duca, ma ricevettero la loro parte di riscatto come pattuito.
* I fratelli Gemito, che nella realtà corrispondono alla figura dei fratelli Proietti, erano più di due: Enrico detto ''il Cane'', Fernando detto ''il Pugile'', Mario detto ''Palle d'oro'', Maurizio detto ''il Pescetto''. Costoro non erano tutti fratelli, ma anche cugini.
* Gli episodi della prima stagione sono ambientati tra il [[1977]] e il [[1980]]: nel corso di questi sentiamo già chiamare la banda con l'appellativo Banda della Magliana. Ma in realtà questo appellativo, di genesi giornalistica, fu coniato solo anni dopo.
* La rissa nel bar tra il Bufalo e Satana vide protagonisti in realtà Marcello Colafigli e [[Amleto Fabiani]], ucciso in seguito per vendetta. Nella serie però Satana non incarna Fabiani, bensì [[Giovanni Girlando]] detto ''Il Roscio''. Girlando venne effettivamente giustiziato con le medesime modalità del Satana, ma ciò avvenne nel maggio [[1990]] e non tra la fine degli [[Anni 1970|anni settanta]] e l'inizio degli [[Anni 1980|anni ottanta]] come rappresentato nella serie.
* Il Freddo passò la sua latitanza in [[Venezuela]] e non in [[Marocco]]. Nel [[1992]] venne tratto in arresto, iniziando a collaborare con la giustizia italiana, ma non è stato ucciso per conto dei [[SISDE|servizi segreti]] e della [[mafia]] come rappresentato nella serie, ma è divenuto collaboratore di giustizia ed è tuttora in vita.
* Nella seconda stagione, il Nero viene ucciso dal Dandi ma in realtà Massimo Carminati è ancora in vita ed è recentemente tornato alla ribalta delle cronache con lo scandalo di [[Mafia Capitale]], che può essere considerata una vera e propria ''continuazione'' della Banda della Magliana.
* Esecutori materiali dell'omicidio di Enrico De Pedis non furono Libero Mancone e Marcello Colafigli, ma [[Dante Del Santo]] e [[Andrea Gozzani]], due killer [[Toscana|toscani]] ingaggiati per il delitto.
* A guidare la potente [[motocicletta]] utilizzata nell'attentato a [[Roberto Rosone]] da parte di Danilo Abbruciati fu [[Bruno Nieddu]] (tra l'altro presente nel romanzo con il nome di ''Tedesco'') e non Massimo Carminati.
* Ad uccidere Franco Giuseppucci non sarebbero stati Danilo Abbruciati e Massimo Carminati come mostrato dalla serie, ma davvero i fratelli Proietti.
* Nell'episodio in cui avviene l'evasione dall'aula [[Occorsio]] del tribunale di Roma, durante il primo processo alla banda, ad evadere è Libero Mancone, come scritto nel romanzo di De Cataldo, ma a fuggire fu in realtà Vittorio Carnovale.
* Fabiola Moretti fu a lungo la compagna di Danilo Abbruciati, per poi legarsi sentimentalmente ad Antonio Mancini e non a Maurizio Abbatino.
* Nel romanzo di De Cataldo il personaggio del ''Beato Porco'' è rintracciabile in [[Massimo Barbieri]], ucciso da Danilo Abbruciati ed Enrico De Pedis a causa di alcune vecchie ruggini. Venne torturato ed ucciso, in circostante diverse da quelle mostrate nella serie.
* I personaggi di Botola e Nercio, morti ammazzati nelle ultime puntate della seconda stagione, sono rintracciabili in Raffaele Pernasetti ed Ettore Maragnoli. Il primo, è ancora in vita ed al momento è detenuto.
* Claudio Sicilia non venne ucciso da Fulvio Lucioli come avviene nella serie, ma fu ucciso da un commando di killer il 18 novembre [[1991]] fuori da un negozio di scarpe in via Mantegna, nella zona di [[Tor Marancia]].
* A seguito dell'agguato di via di Donna Olimpia del 16 marzo [[1981]] contro Maurizio Proietti, furono arrestati Marcello Colafigli e Antonio Mancini: nella puntata invece Bufalo riesce a fuggire benché ferito.
* Nel quinto episodio avviene l'irruzione nel deposito di armi della banda. Nella serie il deposito si trova in uno scantinato del Ministero dell'Industria, ma nella realtà era in uno scantinato del Ministero della Sanità in Via Liszt all'EUR.
* Il professor Renato Sargeni della serie, corrisponde nella realtà al professor [[Aldo Semerari]], criminologo, psichiatra e dirigente del movimento di estrema destra ''Costruiamo l'Azione''. Nella realtà come anche nella serie, Semerari con la Banda della Magliana stabilisce alcuni accordi: gli esponenti della destra eversiva sarebbero stati finanziati e riforniti di armi quando servivano dalla Banda della Magliana, ed in cambio Semerari, che faceva il perito psichiatrico, avrebbe scritto perizie favorevoli ai componenti della banda, quando questi sarebbero finiti in carcere, al fine di fargli riconoscere l'infermità mentale ed evitare così la galera, ma nella serie la Banda rifiuta tale alleanza (che invece accettò nella realtà). Nella serie il professore Renato Sargeni viene ucciso dalla banda per far un favore alla camorra e fatto rinvenire cadavere in riva al litorale romano nella seconda stagione, ma nella realtà il corpo del professor Semerari fu ritrovato decapitato all'interno di un'automobile nei pressi del [[Castello mediceo]] di [[Ottaviano (Italia)|Ottaviano (NA)]], non a caso luogo di nascita e dimora sfarzosa del capo della [[Nuova Camorra Organizzata]], [[Raffaele Cutolo]]. La causa della sua morte fu da ricercarsi in un episodio avvenuto poco tempo prima: il professore infatti, nella sua qualità di psichiatra forense, si era adoperato per la scarcerazione di affiliati alla [[Nuova Famiglia]], per poi accettare l'incarico come consulente anche per la fazione opposta, una errata mossa strategica che gli costò la vita, il barbaro omicidio fu commesso da [[Umberto Ammaturo]].<ref>{{Cita web|autore=Elio Scribani|titolo= ''Tagliai io la testa a Semerari aveva tradito un nostro accordo''|url = http://napoli.repubblica.it/cronaca/2010/05/25/news/boss_ammaturo-4312237/|accesso = 3 settembre 2015|data = 25 maggio 2010|editore = la Repubblica}}</ref><ref>{{Cita video|autore = |titolo = Aldo Semerari assassinato dalla camorra|url = http://www.raistoria.rai.it/articoli/aldo-semerari-assassinato-dalla-camorra/12595/default.aspx |accesso = 4 luglio 2012|data = 1º aprile 1982|editore = Rai Storia}}</ref>
* Nella serie i personaggi che grossolanamente vengono identificati anche dagli stessi protagonisti come "appartenenti ai servizi segreti" fanno parte dell'[[Ufficio Affari Riservati]] del [[Ministero dell'interno|Ministero degli Interni]] come dimostrato realmente da indagini negli anni successivi. C'è però da riportare un incongruenza di date tra la serie e i fatti realmente accaduti; l'ufficio Affari Riservati è stato ufficialmente soppresso nel Gennaio 1978 con la creazione dell'attuale [[Agenzia informazioni e sicurezza interna|A.I.S.I]] conosciuto fino al 2007 come SISDE. Nella serie invece l'attività del personale nonchè dell'interno ufficio in questione si protrae indisturbatamente fino al 1990 quando il commissario Scialoja decide di farne parte su proposta del Vecchio.
 
== Differenze fra la serie, il romanzo ed il film ==