Pietro Priuli: differenze tra le versioni

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Nacque da Alvise di Giovanni [[Priuli]] e da Vittoria di Agostino [[Ottoboni]], secondo di cinque figli maschi.
 
Un fratello del padre, Lorenzo (in religione Girolamo), era stato [[diocesi di Lesina|vescovo di Lesina]], ma a spianare la sua carriera ecclesiastica fu il prozio Pietro Ottoboni, che nel [[1689]] fu eletto papa con il nome di [[papa Alessandro VIII|Alessandro VIII]]. Fattosi abate, riuscì ad entrare nelle grazie del successore [[Innocenzo XII]] il quale, il 6 luglio [[1694]], lo creò referendario ''utriusque signaturae''; di conseguenza, si portò a [[Roma]] e fino alla nomina del [[cardinale]] [[Annibale Albani]] è stato il porporato italiano più giovane.
 
Senza passare, come di consueto, per la carica di uditore di [[Tribunale della Rota Romana|Rota]], raggiunse quella di presidente della [[Camera apostolica]] e il 17 maggio [[1706]] fu creato [[Sant'Adriano al Foro (diaconia)|cardinale diacono di Sant'Adriano]] da [[Clemente XI]]. Il 17 dicembre successivo ottenne gli [[ordini sacri]] e nello stesso anno, spirato il cardinale [[Daniele Dolfin (1653-1704)|Daniele Dolfin]], divenne abate commendatario dell'[[Abbazia territoriale della Vangadizza|abbazia della Vangadizza]], titolo che conservò sino alla morte.