Artista di strada: differenze tra le versioni
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===In Italia===
In [[Italia]], la prima delibera in una grande città venne approvata a [[Roma]] nel 2000, su impulso del consigliere [[Pino Galeota]] e degli artisti di strada riuniti nel Co.R.A.S. (Coordinamento Romano Artisti di Strada); nel corso della presentazione della delibera è intervenuto a prendere la parola anche [[Dario Fo]], al tempo da poco insignito del [[premio Nobel]]. Nello stesso anno, il regista [[Wladimir Tcherkoff]] realizzò per la [[Televisione della Svizzera Italiana]] un film documentario sulla situazione dell'arte di strada romana dopo la delibera, dal titolo ''La strada come palcoscenico''. Nel decennio successivo, a
Milano, nel 2012, a prima firma Luca Gibillini (Sel) ha approvato il più avanzato regolamento<ref>{{Cita web|url = https://www.comune.milano.it/portale/wps/portal/!ut/p/c0/04_SB8K8xLLM9MSSzPy8xBz9CP0os3hHX9OgAE8TIwP_kGBjAyMPb58Qb0tfYwMg0C_IdlQEACgdsBg!/?WCM_GLOBAL_CONTEXT=/wps/wcm/connect/ContentLibrary/ho+bisogno+di/ho+bisogno+di/arte_di_strada_milano|titolo = Arte di strada|accesso = 2015-07-09|sito = www.comune.milano.it|editore = Comune di Milano}}</ref> ad ora esistente in Italia, attraverso il sistema delle turnazioni, una mappatura di oltre 250 luoghi dove esibirsi e soprattutto l'introduzione della prima piattaforma online<ref>{{Cita web|url = http://www.stradaperta.it|titolo = Stradaperta|accesso = 2015-07-09|sito = www.stradaperta.it}}</ref> dove è possibile registrarsi, iscriversi e monitorare tutte le esibizioni in tempo reale. Attraverso il regolamento e la piattaforma Milano è stata proclamata da una ricerca internazionale<ref>{{Cita web|url = http://www.affaritaliani.it/milano/artisti-di-strada-milano-terza-nel-mondo-a-ottobre-il-festival.html|titolo = Milano patria degli artisti di stradaA ottobre il festival internazionale|accesso = 2015-07-09}}</ref> la terza miglior città al mondo per arte di strada. Questo sistema è stato però contestato, in quanto secondo alcuni il software che gestisce la prenotazione delle postazioni di spettacolo ha un funzionamento che penalizza fortemente la qualità della proposta artistica, incoraggiando l'esibizione di figure non professionali.<ref>''Storia di un cantastorie'' a cura di Maria Lanciotti, Ed.Controluce 2014, pag.207-211</ref>
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