Filippo Maria Visconti: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Recupero di 1 fonte/i e segnalazione di 0 link interrotto/i.) #IABot (v2.0
Riga 72:
Alla morte di [[Giorgio Ordelaffi]], signore di [[Forlì]], quando il figlio di costui, [[Tebaldo Ordelaffi]], era ancora piccolo, Filippo Maria Visconti, come tutore di Tebaldo nominato da Giorgio, colse l'occasione per tentare la conquista della [[Romagna]] ([[1423]]). Scoppiò allora una guerra con [[Firenze]], fermamente decisa a contrastarne le ambizioni.
 
Il [[Francesco Bussone|Conte di Carmagnola]], valido comandante delle truppe di Filippo Maria, conseguì una pesante sconfitta nella [[battaglia di Verneuil]] durante la spedizione milanese nel regno di Napoli in aiuto di [[Luigi III d'Angiò]]. Fu in seguito a questo evento, che portò alla rinuncia da parte di Filippo alla spedizione nel [[Regno di Napoli]], che il [[Francesco Bussone|Conte di Carmagnola]]<nowiki/> decise di non restare più al fianco del duca di Milano tredendolo per i veneziani.<ref>{{Cita web|url=http://www.treccani.it//enciclopedia/filippo-maria-visconti-duca-di-milano_(Dizionario-Biografico)|titolo=FILIPPO MARIA Visconti, duca di Milano in "Dizionario Biografico"|sito=www.treccani.it|lingua=it-IT|accesso=2019-04-12|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190406181528/http://www.treccani.it/enciclopedia/filippo-maria-visconti-duca-di-milano_%28Dizionario-Biografico%29/|dataarchivio=6 aprile 2019|urlmorto=sì}}</ref>
 
[[Venezia]], dopo alcuni rovesci dei fiorentini e persuasa dal [[Francesco Bussone|Conte di Carmagnola]], che non era più dalla parte di Filippo, decise di intervenire ([[1425]]) a favore dei fiorentini contro Milano. La guerra si spostò in [[Lombardia]], nel marzo del [[1426]] il Carmagnola fomentò la rivolta di [[Brescia]] che lui stesso aveva conquistato per il Visconti cinque anni prima. Dopo un lungo assedio e la distruzione della flotta ducale che portava cibo alla città assediata, [[Venezia]] conquistò [[Brescia]] e la sponda orientale del [[Lago di Garda|Garda]]. Filippo Maria chiese inutilmente aiuto all'imperatore [[Sigismondo di Lussemburgo|Sigismondo]] e nel [[1426]] fu costretto ad accettare la pace alle condizione proposte da [[Papa Martino V]], la cessione di [[Brescia]] e la restituzione al Carmagnola di tutti i suoi averi rimasti a [[Milano]].