Comunicazione aumentativa e alternativa: differenze tra le versioni
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I primi esempi sperimentali di comunicazione aumentativa alternativa iniziarono negli [[Anni 1950|anni cinquanta]] negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], molto spesso all'interno delle stesse famiglie dei [[Disabilità|disabili]]. Racconta Michael Williams, soggetto con difficoltà comunicative ed ora uno dei principali conferenzieri sull'argomento, che, da piccolo, comunicava con i suoi genitori tracciando dei complessi gesti nell'aria che rappresentavano i concetti che volevano esprimere. La svolta fu quando gli fu proposta una semplice tabella alfabetica che lo aiutò ad articolare con più facilità i suoi pensieri.
Tra gli anni cinquanta e gli [[Anni 1970|anni settanta]] il progresso della medicina fece sì che un numero sempre maggiore di soggetti
Il progresso della medicina, il fatto che la disabilità non venisse più nascosta (anche alcuni personaggi famosi dell'epoca, come [[John Fitzgerald Kennedy|J.F.Kennedy]], dichiararono di avere parenti con disabilità comunicativa) e che le varie comunità di [[Sordità|sordi]] esigessero il diritto di essere educati ad una [[lingua dei segni]], aprirono la strada all'idea di proporre a soggetti con gravi disabilità linguistiche e motorie una serie di [[Simbolo|simboli]] grafici, parte di un vero e proprio linguaggio alternativo.
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