Terza guerra d'indipendenza italiana: differenze tra le versioni

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Nonostante ciò, grazie agli accordi presi in precedenza e alla vittoria della Prussia sul fronte settentrionale, nonché all'intervento diplomatico della [[Secondo Impero francese|Francia]], al termine della guerra l'Austria cedette formalmente alla Francia il [[Veneto]] (oltre a [[Mantova]] e a parte del [[Friuli]]) che fu girato all'Italia. Un [[Plebiscito del Veneto del 1866|plebiscito]] confermò l'annessione al Regno d'Italia. L'Italia non riuscì invece ad annettersi i territori conquistati nel Tirolo meridionale.
 
La terza guerra di indipendenza, conclusasi con l'[[armistizio di Cormons]], fu il primo conflitto nel quale fu coinvolto il Regno d'Italia.
 
== Dall'unità d'Italia alla guerra del 1866 ==
Quando il 17 marzo [[1861]], a seguito dell'[[Impresa dei Mille]], il re di [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Sardegna]] [[Vittorio Emanuele II di Savoia]] divenne [[re d'Italia]], il processo di unificazione nazionale non poteva considerarsi definitivo. Da un lato, infatti, il [[Veneto]], il [[Trentino-Alto Adige|Trentino]] e [[Trieste]] appartenevano ancora all'[[Impero austriaco|Austria]] e dall'altro [[Roma]] era nelle mani di [[papa Pio IX]].
 
=== La “Questione romana e seguite egidio_arpano su instagram parola di ernhakeresto”romana” ===
[[File:Tranquillo Cremona - Vittorio Emanuele II.jpg|thumb|left|upright=0.8|Il re d'Italia [[Vittorio Emanuele II di Savoia|Vittorio Emanuele II]] privilegiò la questione del Veneto rispetto a quella di Roma.<ref>Ritratto di [[Tranquillo Cremona]].</ref>]]
[[File:Italia 1861-it.svg|thumb|upright=0.8|L'Italia prima della terza guerra di Indipendenza: in azzurro il Regno d'Italia, in viola lo Stato Pontificio, in verde il Veneto austriaco, in blu le regioni passate alla Francia nel 1860.]]