Chiesa di San Domenico (Barra): differenze tra le versioni

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==Storia e descrizione==
[[File:Lapide francesco Solimena.jpg|left|thumb|La lapide posta nel 250º anniversario della morte di Francesco Solimena]]
L'edificio di culto fu eretto verso la fine del [[XVI secolo]]; in seguito, subì pesanti rimaneggiamenti, soprattutto fra il [[XVII secolo|XVII]] e il [[XVIII secolo]]. Si sa che la sua facciata risale proprio a questo periodo e che sia stata progettata da [[Francesco Solimena]]. L'artista, in seguito, verrà sepolto nella chiesa nel 1747 e tutt'oggi, l'edificio sacro custodisce le sue spoglie visibili ancora nell'ipogeo, custodite in una cassetta. Nella chiesa fu inoltre sepolto [[Federico Zuccari (astronomo)|Federico Zuccari]], ideatore e fondatore dell'[[Osservatorio astronomico di Capodimonte]]<ref>[http://books.google.it/books?id=j0ADAAAAYAAJ&pg=PA324&dq=chiesa+di+san+domenico+barra+zuccari&hl=it&sa=X&ei=PXBhUZCnMIbAPM6SgJgG&ved=0CDAQ6AEwAA#v=onepage&q=chiesa%20di%20san%20domenico%20barra%20zuccari&f=false Emilio de Tipaldo (1834) Biografia degli Italiani illustri nelle scienze: lettere ed arti del secolo XVIII. e de' contemporanei compilata da letterati Italiani di ogni provincia, Volume 1, pag. 324]</ref> e nelloNello stesso ipogeo è presente, di fronte all'altare, la lapide sepolcrale della nobil donna Maria Camilla Cantelmo Stuart Di Tocco, principessa di Pettorano e duchessa di Popoli, morta a Barra il 24 settembre del 1750. Accanto a questa lapide se ne scorge un'altra che riporta un intervento di restauro finanziato dal pronipote della suddetta nobil donna, Francesco Maria Di Tocco Cantelmo Stuart. Qui è anche sepolto Federico Zuccari, inventore e ideatore dell'Osservatorio Astronomico di Capodimonte. Negli ultimi mesi della sua vita, l'astronomo abitò a Barra nella casa di Angelo Cheibis. Morì il 16 dicembre 1817 assistito dal suo amico, lo zoologo Giosuè Sangiovanni, e ricevendo i conforti religiosi da don Gaetano Ascione. Per sua volontà fu sepolto nella chiesa di san Domenico a Barra. Il suo interno, presenta decorazioni e statue in stucco e tele di [[Francesco Solimena]] (di sua mano è una ''Madonna del Rosario con i santi Domenico e Caterina da Siena e Vincenzo''), [[Orazio Solimena]] e [[Paolo De Majo]].
 
==Note==