Stati Generali della Repubblica delle Sette Province Unite: differenze tra le versioni
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L'espressione "Stati Generali" ha origine [[medioevo|medievale]] con riferimento ai [[Paesi Bassi (regione storica)|Paesi Bassi]], alle convocazioni dei rappresentanti delle province appartenenti ai [[Elenco di duchi di Borgogna|Duchi di Borgogna]]. Il primo ebbe luogo a [[Bruges]], il 9 gennaio [[1464]], su iniziativa del duca [[Filippo III di Borgogna|Filippo III il Buono]]. Seguirono altre riunioni, convocate su base più o meno regolare, tenute nel castello di [[Coudenberg]], presso [[Bruxelles]] (nell'allora [[Ducato del Brabante|Brabante]]).
A differenza del parlamento inglese, sostanzialmente coeso nella sua struttura, gli Stati Generali dei Paesi Bassi erano un corpo composito, formato dai rappresentanti di ben diciassette
avrebbe dovuto assicurare l'espressione unitaria degli interessi del paese, ma le sue decisioni potevano essere respinte dagli Stati Provinciali, organi rappresentativi delle singole
La concezione imperiale del potere di [[Carlo V]], originario di [[Gand]], si era riflessa nella tolleranza seguita anche sotto il governatorato di [[Margherita d'Austria]]; il cambio di gestione, impresso da [[Filippo II di Spagna|Filippo II]], produsse lo scoppio di quella drammatica [[Guerra degli ottant'anni|guerra civile]] che avrebbe visto nel 1567 la durezza del [[Fernando Álvarez de Toledo|Duca d'Alba]]: la decapitazione a Bruxelles di [[Lamoral di Egmont|Lamoral, conte di Egmont]] e [[Filippo di Montmorency|Philip de Montmorency]], conte di Horn, violava anche simbolicamente i privilegi degli Stati generali, visto che i due nobili ne facevano parte ma non godettero neppure del relativo ''aforamiento'', finendo processati e condannati dal [[Consiglio_dei_torbidi#Casi_famosi|Consiglio dei torbidi]].
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