Intertestualità: differenze tra le versioni

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==Natura dei legami intertestuali==
 
[[File:Arnaldo Dell'Ira (1903-1943), Parsifal Act 3, Picture |thumb|Intertestualità nelle arti visive: "Nur eine Waffe taugt" (Parsifal, atto III), di [Arnaldo dell'Ira*, circa 1930]]
A partire da un singolo testo, è normale che un secondo ne riprenda alcune caratteristiche dando così origine ad un [[Plagio (diritto d'autore)|plagio]], un'allusione, una [[parodia]] oppure a una vera e propria riscrittura di opere altrui, intesa come processo creativo. È infatti impossibile che un testo venga redatto a prescindere totalmente da tutto ciò che è stato scritto prima. Un insieme di rapporti più o meno visibili collega infatti tutti i testi scritti in un'unica rete. Questa va ben oltre le semplici somiglianze e consuetudini che accomunano gli stessi testi di un [[genere letterario]].<ref>{{Cita web |url=http://it.encarta.msn.com/encyclopedia_981536964/Intertestualit%C3%A0.html |titolo=Encarta, intertestualità. |accesso=18 aprile 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080112020442/http://it.encarta.msn.com/encyclopedia_981536964/Intertestualit%C3%A0.html |dataarchivio=12 gennaio 2008 |urlmorto=sì }}</ref>
 
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Secondo studi successivi di [[Roland Barthes]], l'importanza dei legami intertestuali e del ruolo del lettore metterebbero in crisi il ruolo e l'importanza dell'autore.<ref> Roland Barthes, '"La mort de l'auteur", In: ''Ders.: Le bruissement de la langue''. Paris 1984.</ref>
 
Naturalmente l'impiego del termine “testo” si riferisce al senso più ampio della parola com'è utilizzato nell'ambito della semiotica o delle teorie della cultura; non si riferisce soltanto al testo letterario.
 
==Una classificazione==