Stato etico: differenze tra le versioni

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Il filosofo [[idealismo tedesco|idealista]] Hegel aveva definito lo Stato "sostanza etica consapevole di sé". Lo Stato è infatti l'espressione più elevata dell'[[Etica|eticità]], essendo unità di diritto astratto e [[Morale|moralità]]. Questa teoria hegeliana dello Stato era in netto contrasto con il [[giusnaturalismo]] e il [[Contratto sociale|contrattualismo]] della filosofia politica moderna, soprattutto quella dei filosofi illuministi.
 
La dottrinateoria hegeliana affermava che lo Stato è fonte di libertà e norma etica per il singolo. La condotta dello Stato, quindi, non può essere oggetto di valutazioni morali da parte dell'individuo: lo Stato si pone fine supremo e arbitro assoluto del bene e del male.
Lo Stato etico hegeliano non è però ancora uno [[Totalitarismo|Stato totalitario]] vero e proprio, ma una totalità organica vivente. La [[separazione dei poteri]], secondo quanto si evince dai testi di Hegel, non può essere perfetta al punto di compromettere la governabilità e l'unità dello Stato, né - come riteneva [[Montesquieu]] - è fondata su un sistema di pesi e contrappesi a garanzia del singolo contro la tirannide. I poteri piuttosto vengono separati e resi autonomi in base ad un fondamento più forte, ontologico prima che morale, dal fatto che lo Stato, come qualsiasi cosa vivente, totale o particolare, vive solo se segue i tre momenti della [[dialettica]] hegeliana, sia nella contrapposizione dei tre poteri, che nella loro contrapposizione e sintesi interna.
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Nello Stato etico si realizza la fusione senza residui degli individui nello Stato, nel quale i fini particolari trovavano piena realizzazione.<ref>"Lo Stato in quanto è la realtà della volontà, che esso ha nell'autocoscienza particolare, elevata alla sua universalità, è razionale in sé e per sé" {{Cita libro|titolo=Hegel, Lineamenti di filosofia del diritto|editore=Laterza, Bari, 1979, p. 239}}</ref> L'unico motore che spinge e si realizza – oltre allo Stato etico – è la piena conoscenza dello Spirito e della verità, come Spirito assoluto.
 
Lo Spirito oggettivo, che si sostanzia dapprima nel singolo individuo, (nella coincidenza fra diritto privato e dovere morale), poisi realizza nella famiglia, nella società civile e infine nello Stato,. cheLo Stato è unainfatti la sintesi fra ladi famiglia e ladi società civile. Nello Stato, infattisecondo Hegel, il singolo individuo trova la propria "oggettività", "verità"ed "eticità". In proposito Hegel afferma: "Poiché lo Stato è spirito oggettivo, l'individuo esso medesimo ha oggettività, verità ed eticità soltanto in quanto è componente dello Stato".<ref>{{Cita libro|titolo=Hegel, op. cit}}</ref>
 
Hegel contrappone non tanto all'istituzione familiare tradizionale la libertà del singolo, quanto il singolo che sceglie una vita etica, coerente col suo dovere morale, ad una famiglia etica. La situazione di contrasto tra singolo e famiglia è riproposta nello Stato, che può chiedere al singolo la rinuncia anche della vita familiare, ad avere una propria vita privata, se non la rinuncia della vita stessa.